mercoledì 17 giugno 2009

Non ha vinto Alparone, ha perso la sinistra rosso-verde

Il 26 giugno, probabilmente, sarà convocato il primo Consiglio comunale con la presentazione della giunta e del programma della nuova amministrazione padernese. Nell'attesa i cittadini elettori del centrosinistra si interrogano sui risultati elettorali e cercano di capire le ragioni di una sconfitta al primo turno che nemmeno il vincitore Alparone probabilmente si attendeva.
Fuori i Verdi, l'UDC e i Socialisti, resta all'opposizione della nuova giunta (PDL, Lega, Lista Civica Di Maio) un fronte costituito da PD, Rifondazione-Comunisti Italiani, IDV. Questa in sintesi la realtà uscita dalle urne che consente di capire subito una cosa: il PD inteso come unione di DS e Margherita, ha perduto solo 630 voti (su 7.764) rispetto alle comunali del 2004. Chi ha subito un vero tracollo è stata la componente rosso-verde della ex maggioranza che ha perso in totale 3.500 voti dei 5.600 che aveva, solo parzialmente recuperati da Italia dei Valori che ha guadagnato 585 voti in più.
In conclusione: la destra ha guadagnato solo 1.000 voti in più rispetto a quelli che aveva nel 2004, mentre la sinistra ne ha persi oltre 4mila. Si può dunque affermare che probabilmente le divisioni della sinistra "comunista", la crisi dei verdi, e le convulsioni interne alla nascita del nuovo partito democratico, siano alla base della sconfitta elettorale padernese, ma questo fatto non assolve la ex maggioranza che evidentemente non è riuscita, con la sua azione amministrativa e politica a livello locale, a compensare la perdita di consensi dovuta all'immagine negativa che caratterizza il centro sinistra nazionale, e ci ha aggiunto del suo. Una riflessione pubblica su questi temi si imporrebbe quanto prima.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Mi permetto di correggere un dato relativo al PD nel confronto 2004/2009. La somma di DS+Margherita nel 2004 aveva raccolto (fonte sito del Comune)7112 voti (4080+3032): arrivando nel 2009 a 7764 si registra un INCREMENTO di 652 voti e non, quindi, con una perdita di 630.
Se poi scorporiamo dal dato 2004 le 483 preferenze di Di Maio, ora andato con il centro-destra e quindi non computabile nel PD2009, arriviamo a un 6629 contro 7764, con un progresso di 1135 voti!
Ne derivano, nei due casi, le seguenti percentuali di incremento :
+652 su 7.112 = +9,16%
+1.135 su 6.629 = +17,12%
In entrambi i casi mi sembra un ottimo risultato. Ne deriva inoltre che l'analisi di Arcari sul tracollo della componente rosso-verde è pienamente condivisibile e deve far riflettere anche e soprattutto il PD.
Cordialmente
Pietro Boggia

carlo arcari ha detto...

Grazie Boggia, evidentemente ho sbagliato a riportare correttamente i dati. Parlare di ottimo risultato politico nel caso di una sconfitta dolorosa come questa mi sembra però eccessivo. Per strada il PD padernese, rispetto al 2004, ha lasciato anche i voti dei socialisti democratici che il nuovo partito è stato incapace di recuperare: erano 1204. Non pochi.

Pietro Boggia ha detto...

Ritengo opportuno precisare che i 1204 voti dello S.D.I. (2004) sono diventati 349 del Partito Socialista/P.S.E. (2009)[-855 voti] .... Forse molti dei 1204 elettori socialisti del 2004 non hanno condiviso l'ostinazione dell'ex SDI a volersi presentare da soli per mantenere "vivo" il Partito Socialista e hanno scelto di votare PD, rientrando tra i 1135 voti in + del PD2009. O forse no. Non lo sapremo mai.
Uno degli obiettivi politici del PD dovrebbe essere quello di costruire un partito dove si riconoscano tutti i riformisti moderati, tra i quali un ruolo importante dev'essere svolto dagli ex SDI. E forse il percorso è cominciato proprio con queste elezioni. Come detto nel precedente post ... l'analisi deve partire dai numeri ma deve essere molto articolata e non esauribile certamente in un - pur piacevole - scambio di post.
Grazie comunque Arcari per questo blog senz'altro utile per Paderno e per i padernesi.
Pietro Boggia