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martedì 27 novembre 2012

Consiglio comunale: Alparone insulta e l'opposizione dice "basta"

Padernoforum non ha fatto la cronaca dell'ultimo Consiglio comunale alla fine del quale il sindaco si è permesso di insultare il PD e i membri della passata amministrazione facendo insorgere la minoranza. Il capogruppo Marco Coloretti ha faticato a tenere in aula i suoi consiglieri, in testa una inviperita Carla Pedretti, e ha garantito il numero legale consentendo la votazione sul Bilancio anche se la maggioranza non era tale a causa delle numerose assenze che ormai la contraddistinguono. Dopo il grande appuntamento delle primarie che ha impegnato il centro sinistra padernese, proviamo a fare il punto sulla politica locale amministrativa con il capogruppo del PD.

Capogruppo Coloretti, dalla coda del Consiglio in cui si è votato per la liquidazione di Energie Locali all’ultima seduta in cui il suo gruppo è insorto contro le dichiarazioni del Sindaco su variazione e mutui, ci può spiegare meglio cosa è successo e quale valutazione date della situazione in corso?
Cosa è successo : intanto, chiudendo il punto su Energie Locali – che si è chiuso una settimana dopo per l’assenza di 4 esponenti della maggioranza in consiglio comunale nella seduta precedente – le dichiarazioni del sindaco sono state particolarmente irritanti perché fuori luogo. Intanto, il giudizio sulla società costituita con Sesto e Cormano: un carrozzone! Strano davvero, nei fatti ci ha consentito un risparmio significativo nei costi per punto luce a Paderno. Poi, appena insediato, il Sindaco ha nominato in quella società – il cui “carrozzone” era composto da 3 o 4 persone – un uomo di sua fiducia, che vi è rimasto per tre anni. Questa persona è il nuovo consigliere comunale del PdL in consiglio, subentrato per le dimissioni di Ruzzon da assessore e la nomina di Torraca in giunta. Sedersi in consiglio per essere accolto come uno scarto di carrozzone scommetto che deve aver riempito di orgoglio il neoconsigliere. Soprattutto quando poi il consigliere Scurati si è astenuto e nel farlo ha dovuto sentire il sindaco declamare “glielo ho detto io”. Vabbè che Paolo Scurati è un po’ attempato, ma non credo abbia bisogno della badante.
Voi però vi siete arrabbiati anche per altro…
Altroché! Intanto per certe affermazioni fatte “a cuor leggero”, tipo: mettiamo fine ad un’esperienza di “penatiana memoria”. Ma se Penati non era più sindaco da 4 anni quando è stata costituita Energie Locali! E poi, sapendo di dire una falsità in termini storici, cosa significa in termini amministrativi e politici? Che c’era del marcio in Danimarca, tanto per citare Shakespeare? O che Energie Locali rispondeva ad “altro” che non fosse la sua funzione? E in questo caso, chi sarebbe il principale responsabile per Paderno Dugnano, se non il Sindaco o il suo nominato? E cosa sa il sindaco per fare certe affermazioni? E’ reticente o sta facendo insinuazioni per gettare fango su tutto ciò che non gli va a genio? E’ reticente o usa la tecnica del fango per distrarre l’attenzione da quello su cui si sta votando, che – ripeto – non è stato solo lo scioglimento della società in oggetto ma il contestuale passaggio di mano di tutta la partita della manutenzione punti luce e contestualmente della fornitura ad altro soggetto per nove anni di contratto, senza che il consiglio comunale però si potesse esprimere sulla validità della scelta lasciata in mano ai tecnici dell’Ente?
Domande che restano aperte, o che il voto del consiglio favorevole alla proposta di scioglimento ha definitivamente chiuso?
No, credo che restino apertissime, anche perché sia il mio gruppo sia gli altri consiglieri di opposizione si sono rifiutati di partecipare anche al voto finale, in coerenza con quanto già fatto. Ora vigileremo e continueremo a domandare e a sollevare interrogativi. L’attenzione deve restare alta nell’interesse della nostra città. Periodicamente, presenteremo interrogazioni sull’argomento, come è facoltà dei consiglieri. Non intendiamo affatto farci spegnere la luce dal sindaco e farci mettere a nanna.
Nel consiglio comunale successivo nuovo scontro finale, con fuochi d’artificio anche per le scale e nella piazza sottostante. Eppure, chi ha seguito il consiglio dall’inizio pensava di assistere ad una seduta completamente anestetizzata, tutti d’accordo o quasi su tutto, e poi?
Andiamo per ordine. Nei capigruppo si fa un po’ di fatica ultimamente a fissare la data del consiglio, anche perché le assenze nelle fila della maggioranza si ripetono. Ci viene chiesto se abbiamo problemi a garantire il numero legale in consiglio, a me a agli altri due capigruppo di opposizione. Valutiamo che, pur essendoci opinioni contrastanti in merito soprattutto a variazione di bilancio e ammortamento mutui – punti discussi e approfonditi nell’apposita commissione – siamo disponibili a garantire il numero legale, anche per effetto della “doppia convocazione” che trascinerebbe un consiglio relativamente breve in termini di deliberazioni su due serate con relative spese. Diamo quindi il via libera per convocare il consiglio.