sabato 15 febbraio 2014

Sinistra per Paderno Dugnano: un programma per il futuro della città


La Lista Civica Sinistra per Paderno Dugnano ha presentato il 4 febbraio nell'Aula Consiliare il suo programma di governo della città e ha raccolto diversi contributi dal pubblico e altri ne sta raccogliendo. Queste che presentiamo sono le linee guida del nostro progetto sottolineando che si tratta di un cantiere aperto, idee che vogliamo discutere con tutti i padernesi, ai quali lanciamo la proposta di portare questi programmi nella futura amministrazione candidandosi a far parte della Lista Civica "Sinistra per Paderno Dugnano".

Lavoro e sviluppo da rilanciare con progetti di intervento pubblico e privato a sostegno dell'occupazione, creando ad esempio sulle aree dismesse industriali da sottrarre alla speculazione edilizia, uno o più acceleratori di imprese, istituendo un fondo ad hoc per aiutare le giovani aziende innovative a fare i primi passi, a crescere. Nello stesso tempo vogliamo avviare una politica tesa a favorire la nascita e la crescita di mini distretti industriali sostenendo le aziende che ne fanno parte e quelle che voglieno farne parte (fiere, centro espositivo, comunicazione, ecc).
La sicurezza della città. Un valore da difendere ed affermare con nuovi strumenti di prevenzione, per tutelare la sicurezza e la qualità della vita sul territorio. Nessuna politica è possibile se non parte dalla conoscenza. Pertanto bisogna iniziare realizzando un Rapporto sulla Sicurezza che raccolga e analizzi i dati sulla criminalità locale per individuare le emergenze alle quali dare risposta. La Polizia Locale deve lavorare in collaborazione e non contro i cittadini all'interno di un progetto integrato e partecipato di sicurezza che verrà elaborato dall'amministrazione e discusso con i quartieri, le associazioni, le forze politiche e sociali.
La sicurezza dei luoghi di lavoro e dell'ambiente. Anche qui bisogna  partire dai dati. La città non ha consapevolezza di essere già oggi una discarica di sostanze tossiche e nocive (inceneritore, Eureco, Metalli Preziosi, Leganti Naturali, ecc) che è necessario mappare ad esempio con il censimento dell'amianto coinvolgendo le famiglie in questo rilevamento capillare.
E' necessario mappare le aziende a rischio che vanno periodicamente controllate e di cui va monitorata la correttezza dell'attività senza delegare a organismi sovracomunali questa funzione. Occorre aprire in città uno "sportello sicurezza" dotato di una task force di pronto intervento che raccolga le segnalazioni dei cittadini. Ci sono infine le bonifiche da fare, che vanno poste a carico di chi ha creato l'inquinamento, e programmate.
La partecipazione dei cittadini alla cosa pubblica. I Consigli di quartiere come istituzioni elettive nel 2014 non dovranno sparire. In caso contrario, se questa amministrazione non li manterrà, dovremo proporre e realizzare un nuovo modello di partecipazione basato sull'esperienza positiva delle Consulte, ma anche su nuovi strumenti di comunicazione e relazione che rendano possibili e produttivi queste buone pratiche: ascolto delle proposte dal basso, condivisione con i cittadini delle scelte prima della deliberazione, amministrazione partecipata. Le sedi di quartiere devono essere luoghi pubblici e venire gestite  e tenute aperte dai nuovi organismi  volontari di quartiere (comitati) per riunioni ed eventi politici, sociali e culturali di circoli, associazioni, comitati e partiti, Le sedi dovranno venire attrezzate dal Comune con l'acceso Wireless alla rete per consentire la comunicazione e l'informazione ed eventualmente l'erogazione di servizi.
Il regolamento comunale sulla partecipazione va rivisto e reso più coerente con la necessità di favorire e non contrastare la volontà dei cittadini a intervenire con referendum e atti di iniziativa popolare nel governo della città. 
Legalità. Istituzione di una Consulta cittadina“per la legalità” aperta all'adesione di tutte le forze politiche, le associazioni, i comitati, i consigli di quartiere, le parrocchie, le organizzazioni economiche, l’amministrazione ed il consiglio comunale, maggioranza e opposizione, Scopo della Consulta sarà:
• Fare ricerca e informazione sulla legalità
• Fare formazione sulla legalità, diffondere cultura della legalità utilizzando strumenti adatti (film, libri, teatro) e progetti con le scuole
• Proporre "Buone prassi" alle aziende e alle amministrazioni
• Farsi promotore dell’Osservatorio permanente sulla legalità
Alle aziende, alle imprese, a tutti gli operatori economici che aderiscono la Consulta chiederà il rispetto delle regole ma anche la segnalazione alle Forze dell’Ordine degli abusi offrendo in cambio informazione e strumenti contro le infiltrazioni mafiose e contro l’usura. L’amministrazione si impegnerà ad implementare la trasparenza amministrativa realizzando funzionalità di trasparenza verso gli utenti al fine di evitare violazioni di norme legislative o regolamentari e di controllo interno volto a raggiungere gli obiettivi di efficienza ed efficacia nel rispetto delle regole.
Il territorio, da promuovere, rendere più salubre, sicuro ed attrattivo valorizzando le promuovendo e sue eccellenze, parchi storici e verde urbano, parchi sportivi e parchi agricoli, difendendolo dall'attacco di interessi esterni alla città e dalla speculazione economica fondata sul continuo consumo di suolo. E' necessario agire per migliorare la qualità della vita della nostra città avviando un programma per la rilevazione e il controllo dell'aria su tutto il territorio di Paderno Dugnano della durata minima di 3 anni. Il progetto deve essere molto trasparente e partecipato da cittadini, associazioni ambientaliste, comitati, basato su criteri, controlli e interventi finalizzati a una graduale e progressiva riduzione dell'inquinamento dell’aria che respiriamo.
Il Seveso, il fiume che attraversa la città e lungo il quale Paderno Dugnano è nata, non può venire lasciato al suo destino di fogna a cielo aperto, di bomba ecologica che scarica a valle i veleni di tre provincie creando problemi e disastri ad ogni forte pioggia. Bisogna restituire al Seveso la sua dignità e funzione naturale integrandolo come una risorsa ambientale importante nel tessuto della nostra città. Non possiamo farlo da soli, ma insieme a tutti i comuni interessati dal suo corso e che condividono con noi la sua gestione che deve avvenire sulla base di un progetto condiviso e non delegata a organismi sovracomunali che finora non hanno dato prova di saperlo fare.
I giovani che hanno bisogno del supporto di una politica che li accompagni nel percorso di crescita e sviluppo dei loro talenti, di una città che offra loro luoghi dove fare aggregazione sociale, produrre e consumare cultura, sperimentare nuove idee per dare vita a nuovi progetti economici e produttivi da costruire e realizzare in autonomia. 
I progetti innovativi sono tanti, ma basterebbe realizzarne uno: il tool box (cassetta degli attrezzi), uno spazio comune e attrezzato dove il lavoro autonomo diventa sociale, dinamico, condiviso. Luoghi dedicati alle nuove aziende, ai giovani professionisti e alle nuove generazioni di freelance, per unire autonomia e contaminazione in un ambiente attivo, collaborativo e sostenibile.
Oltre a questo la futura amministrazione dovrà promuovere, in collaborazione con le scuole e le imprese del territorio un programma di orientamento al lavoro e alle professioni rivolto agli studenti che intendono entrare nel mondo del lavoro a conclusione del loro ciclo di studi.
La cultura, da intendere in modo moderno e metropolitano, non localista e dopolavoristico, come strumento fondamentale di integrazione della attuale città sconnessa. A Paderno Dugnano possono essere progettati e realizzati una serie di nodi culturali, attivi ed attrattivi, aperti e interconnessi, che messi in rete daranno vita alla nuova città virtuale della cultura la cui downtown, c'è già, la Biblioteca Tilane e l'Area Metropolis 2.0. Un complesso che deve diventare la base delle nuove infrastrutture da realizzare, centri di produzione e non solo di fruizione o meri contenutori di cultura.
La politica culturale che l'amministrazione deve proporre si deve basare sull'incontro e il confronto tra la produzione culturale locale e quella dell'area metropolitana della quale facciamo parte valorizzando le nostre risorse e promuovendone la conoscenza in città (che spesso le ignora) e nel territorio.
Diritti civili. La sinistra crede nello Stato di diritto, rispetta difende i diritti civili, e ritiene che siano ancora obiettivi da perseguire la libertà dall'ignoranza e dall'oppressione. La sinistra crede nella libertà di coscienza e d'opinione in una società multiculturale e multietnica, ma intende garantire la neutralità laica nello spazio pubblico. La nuova amministrazione dovrà pertanto realizzare a Paderno Dugnano, come è già avvenuto a Milano e in altre città vicine il registro delle unioni civili e istituire il registro del Testamento biologico
I centri commerciali naturali  dei centri storici dei quartieri cittadini sono le uniche alternative di modello esistenti agli ipermercati, agli outlet e ai villaggi dello shopping che colonizzano il territorio a corona della città. Questi nuovi modelli che prevedono un commercio a chilometri zero o quasi, aree commerciali costituite da una serie di negozi raggiungibili a piedi, che offrono prodotti esclusivi o comunque di qualità, animati da spettacoli e altre forme di intrattenimento, dove le relazioni tradizionali tra cittadini si ricostituiscono naturalmente.
Meno tasse e più eque. La giunta di destra che sbandiera come un grande risultato avere cancellato i mutui, azzerando così gli investimenti necessari a qualsiasi amministrazione che voglia fare qualcosa, e si fa gran vanto di non avere aumentato le tasse sulla casa, nasconde il fatto di avere messo pesantemente le mani nella tasche dei cittadini. L'aliquota delIrpef comunale è infatti stata aumentata del 50%, dallo 0,2 allo 0,4.
La macchina comunale, deve essere razionalizzata, resa più trasparente e meno costosa (riduzione del numero dei dirgenti e degli assessori), con la valorizzazione delle sue competenze, sviluppo delle professionalità e potenzialità per migliorare la qualità dei servizi ai cittadini oltre che qualità del lavoro dei dipendenti.
La casa, un diritto fondamentale al quale l'amministrazione deve rispondere con una politica dell'edilizia pubblica discussa e condivisa dopo avere attentamemte mappato il patrimonio residenziale pubblico e privato esistente, tesa a soddisfare la reale domanda di abitazione dei padernesi vecchi e nuovi. La politica della casa non può ridursi a un modo di fare cassa sui loro bisogni. Il rifiuto dei condomini delle case 167 di accettare proposte di pagare cifre esorbitanti per il riscato dei diritti di superficie va accolto e superato da nuove proposte più eque in linea con quelle praticate dai comuni vicini. I fondi così raccolti vanno reivestiti nell'edilizia pubblica.
Il bilancio deve essere frutto di scelte politiche trasparenti e credibili. Un bilancio che lo sappiamo bene è per l'80% bloccato dalle spese correnti sulle quali è difficile intervenire, ma proprio per questo deve individuare, confrontandosi con la comunità, quelle che sono le priorità sulle quali investire e le iniziative (servizi, opere pubbliche, ecc) che si possono davvero mettere in cantiere e realizzare, a breve e medio termine. Un bilancio che va discusso e condiviso con i cittadini, dalla fase di costruzione fino alla sua approvazione in Consiglio Comunale.
Viabilità e trasporti, un nuovo modello che si basi, non su nuove autostrade urbane insostenibili e devastanti come la Rho-Monza, ma sulla integrazione positiva e sostenibile di diversi sistemi di trasporto basati sull'auto e sulla bicicletta, sulla pedonalita e sul trasporto pubblico affermando che sono tutti quanti alla pari, rifiutando la dittatura di una tecnologia (obsoleta e inquinante) qual è in motore a scoppio e creando nuove infrastrutture per l'intermodalità ampliando e mantenendo in efficienza quelle esistenti: piste ciclabili, parcheggi, percorsi dedicati, semafori, per auto, bus, ciclisti e pedoni.

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