domenica 19 gennaio 2014

Leganti Naturali: gli scopi del comitato

Il comitato "Leganti Naturali no grazie" che nascerà al Villaggio Ambrosiano  a seguito del voto dei partecipanti all'assemblea di giovedì scorso, ha uno scopo e un fine che la promotrice dell'iniziativa, Jenny Carbone, ha ben illustrato sulla pagina facebook del gruppo.
"L'intento con cui si vuol fare il comitato non è quello di far chiudere l'azienda ad occhi chiusi, senza sentire ragioni e motivi e senza pensare a chi ci lavora dentro perché tutti siamo o saremo dei lavoratori e tutti sappiamo quanto sia importante avere un impiego oggi.
Quello che ti posso dire è che lo scopo del comitato è quello di capire finalmente se questa azienda è a norma e se quello che davvero respiriamo non sia nocivo e, appurato questo, bisogna far sparire comunque subito anche quella puzza di cemento bagnato che tanto disturba. Se davvero si dovessero riscontrare delle anomalie ( come sembra che ci siano) la ditta non ha motivi di continuare ad esistere all'interno di un centro abitato".
Mi sembra espresso in modo molto chiaro. Il comitato non nasce contro l'azienda, ma per verificare che questa sia a norma, che i gas che ha emesso in atmosfera non provochino alcun danno alla salute e che provveda ad eliminare subito i miasmi che disturbano gli abitanti. Se si dovesse riscontrare qualche anomalia o irregolarità commessa dall'azienda questa dovrà andarsene dal quartiere.
Molti intervenendo dopo Jenny hanno dichiarato di non condividere lo scopo enunciato perché si dovrebbe invece pretendere la chiusura immediata di un'azienda legata al ciclo di smaltimento dei rifiuti basato sugli inceneritori, cioè una tecnologia (e un business) da combattere ed eliminare a prescindere. Ma questa posizione non è condivisa da altri perché vorrebbe dire  a Paderno Dugnano cancellare anche i 9 posti di lavoro creati dall'azienda e mettere in seria difficoltà il suo titolare che, se riconosciuto innocente dell'accaduto, rischierebbe di pagare per errori non suoi, vanificando un investimento di alcuni milioni di euro. Oltre a danneggiare le decine di aziende fornitrici che hanno contribuito a costruire l'impianto.
Io sono d'accordo con Jenny e con la sua visione del comitato che mi sembra quella più equilibrata e in grado di rispondere concretamente alle richieste fondamentali dei cittadini. Non possiamo però dimenticare che l'accaduto dimostra  comunque la pericolosità di tutto il ciclo di smaltimento dei rifiuti basato sull'incenerimento, dal momento che questo impianto è stato autorizzato sulla base di un assunto, scritto a chiare lettere nelle autorizzazioni  e ribadito continuamente dai tecnici regionali, che si è rivelato nei fatti totalmente falso: le scorie degli inceneritori sono "inerti" e non emettono emissioni inquinanti.
L'inquinamento provocato dalle emissioni invece è avvenuto e dopo un  mese si è scoperto dalle analisi che le scorie erano tutt'altro che "inerti" perché contenevano ancora sostanze organiche che emettevano gas nell'aria del quartiere.
Il comitato dovrà dunque perseguire il suo scopo, ma non dimenticare che quanto accaduto è frutto di una scelta di politica ambientale fatta dalla Regione Lombardia che dipende anche da noi cittadini.

5 commenti:

Unknown ha detto...

Jenny Carbone può dire quello che vuole, il gruppo facebook si chiama "Leganti naturali no grazie" e la posizione di molti che lo frequentano mi sembra chiarissima: vogliono la chiusura dell'azienda per essere sicuri di evitare la puzza in futuro.

Se la Carbone adesso ha capito che non è il caso di far perdere il reddito a 9 famiglie senza prima aver analizzato a freddo la situazione ho dei dubbi che gli altri del suo gruppo ragionino così.

carlo arcari ha detto...

Gianni, il gruppo facebook non corrisponde al comitato che formalmente non esiste ancora. L'assemblea del Villaggio ha approvato la sua costituzione sulla base delle finalità illustrate da Jenny. La trentina di persone che hanno lasciato il loro recapito dichiarando la volontà di essere fondatori del comitato si riuniranno, approveranno l'atto costitutivo, lo statuto, eleggeranno presidente, consiglio direttivo e decideranno le iniziative da promuovere. Allora il comitato esisterà a tutti gli effetti e potrà agire portando avanti le attività finalizzate al raggiungimento del suo scopo sociale. Chi non lo condivide è libero di non iscriversi.

Anonimo ha detto...

E voi pensate di fare chiudere un'azienda così, su due piedi? Credete ancora a Babbo Natale? Gli abitanti del Villaggio Ambrosiano e Paderno Dugnano non sono nuovi a iniziative insulse di questo genere. Se in questa azienda lavorasse anche qualche abitante, come agireste? IPOCRITI!

carlo arcari ha detto...

Caro Anonimo, nessuno qui vuol far chiudere l'azienda senza un grave motivo, o almeno non lo vuole chi ha proposto il comitato che, come ha detto Jenny Carbone, "non nasce contro l'azienda".

carlo arcari ha detto...

Un Anonimo che si era visto cestinare un suo commento offensivo rivolto ad altri lettori mi ha scritto: "Molto democratico censurare i post... Sei sicuro di essere in grado di tenere un blog?".
Carissimo, sì, lo tengo da cinque anni e i miei lettori aumentano mentre diminuiscono quelli come te che pretendono di usare la "mia" stanza per insultare gli altri mantenendo l'anonimato. Accomodati, grazie.