lunedì 13 gennaio 2014

Leganti Naturali: è stata l'Arpa a dare il via libera all'impianto delle puzze

Come funzionano o meglio non funzionano le nostre istituzioni locali? Per capirlo basta leggere qualche carta scelta a caso tra le tonnellate che queste producono.
La risposta data dall'assessore provinciale Cristina Stancari al Consigliere Massimo Gatti sulle "esalazioni odorigene" e moleste provenienti dalla Leganti naturali di Paderno Dugnano , ad esempio, è molto istruttiva.
Si ha la conferma  che l'autorizzazione rilasciata all'azienda non prevedeva che dalle scorie potessero sprigionarsi emissioni di sorta e dunque non erano stati prescritti sistemi di captazione e abbattimento dei gas con riferimento agli stoccaggi.
Si scopre che l'Arpa, dopo aver effettuato un sopralluogo nell'impianto il 20 ottobre 2013, aveva confermato la corrispondenza di quanto realizzato con quanto autorizzato dalla Regione e ha rilasciato il nulla osta all'esercizio dell'impianto stesso.
Purtroppo questo sopralluogo effettuato da tecnici non ha rilevato che il progetto autorizzato dalla Regione era profondamente sbagliato, come i fatti hanno ampiamente dimostrato. Ma come è possibile che si autorizzino con tanta facilità dei progetti sbagliati relativi ad impianti "sperimentali" che trattano rifiuti pericolosi e che i tecnici incaricati di verificarne la validità non se ne accorgano?
Il 13 dicembre l'azienda avverte la Regione e gli enti interessati che dal suo impianto si sprigionano emissioni di ammoniaca, ma se le scorie, dalle quali non dovevano sprigionarsi emissioni, hanno inquinato l'aria di due quartieri di Paderno Dugnano, ciò significa che o l'azienda ha combinato qualche pasticcio in fase di avvio della lavorazione o le scorie stoccate non erano quelle previste dal decreto autorizzativo.
Si apprende che il 23 dicembre, dopo 10 giorni dall'inizio dell'inquinamento, interviene ancora l'Arpa che, rilevata la presenza di ammoniaca proveniente dalle scorie durante un sopralluogo, chiede alla Regione di rivedere le autorizzazioni rilasciate. Ma nessuna decisione operativa viene presa.
Solo nel corso del tavolo tecnico dell'8 gennaio 2014 (a quasi un mese dall'inizio dell'inquinamento), tra Regione, Arpa, Comune e azienda si decide finalmente di procedere a fare un'analisi delle scorie stoccate, avviare il monitoraggio in continuo delle emissioni, pre lavare le ceneri per eliminare le particelle metalliche (alluminio) che concorrono a sviluppare ammoniaca, installare lo scrubber definitivo entro il 10 febbraio.
Velocità eccessiva e sospetta nel concedere autorizzazioni, ritardi e lentezze nel riconoscere gli errori e prendere contromisure adeguate, negligenza, incompetenza, sottovalutazione dei fatti, incapacità a gestire impianti a rischio. Queste sono le cose che vedono i cittadini con  i loro occhi. Come possono fidarsi di chi dovrebbe tutelare la loro salute e sicurezza e invece si comporta così?

2 commenti:

Gianni Rubagotti ha detto...

Io è dall'inizio della vicenda che dico che andava fatta una pentolata alla sede ARPA di Paderno e che andavano chieste le dimissioni o la sospensione dei tecnici che hanno con la loro documentazione permesso l'autorizzazione e che credo siano gli stessi che stanno monitorando la situazione.
Al mio appello per trovare una sola persona a Paderno per fare una raccolta firme sul tema hanno risposto in zero persone.
Vediamo se alla prossima azienda autorizzata dall'ARPA che dà problemi qualcuno agirà diversamente.
Per intanto sorbiamoci le analisi rassicuranti..dell'ARPA.

Anonimo ha detto...

Per quello che può importare in un precedente post ho appoggiato la tua idea di coinvolgere l'Arpa, in quanto anche io la considero direttamente coinvolta e pienamente responsabile. Richiamarla alle sue responsabilità mi sembra il minimo ed anche doveroso. Non sono sicuro che la raccolta firma o la spentolata siano gli strumenti più utili in questo caso.
Mi sembra giusto segnalarti che dopo avere partecipato ad almeno una quarantina di spentolate, penso sia legittimo e comprensibile che i partecipanti, come anche io, abbiano pensato di sospendere l'iniziativa. Non so a quante tu hai partecipato.
un saluto
andrea