mercoledì 5 giugno 2013

Rignano Garganico, un reportage sull'Africa d'Italia

Internet ha cambiato profondamente il modello di giornalismo al quale eravamo abituati perché integrando in un solo dispositivo e in un software la produzione dei tre mezzi, testo, foto e video, ricompone quelle che erano state fino a ieri  tre professioni, tre tecniche e tre professionalità specifiche, in una sola figura, il web reporter capace di realizzare reportage complessi in grado di rivolgersi, utilizzando la rete, a pubblici diversi che li posso visionare su terminali diversi e supporti diversi, fisici e virtuali. I grandi giornali si sono attrezzati da tempo e oggi offrono prodotti giornalistici di alta qualità anche in questa modalità.


Repubblica.it, ad esempio, ha in home page il link alla sezione "Le inchieste" che raccoglie oltre 300 inchieste complete di testi, video e fotografie che raccontano altrettante storie dell'Italia di oggi. Vi invito a leggere e guardare l'inchiesta della settimana che è: Africa d'Italia, in Puglia la prima città di braccianti neri.
A Rignano Garganico, pochi chilometri da Foggia, in una una zona isolata sorge un ghetto che è diventato un villaggio. ) E' la città del pomodoro i cui abitanti (nella stagione della raccolta arrivano qui 800 persone) lavorano 10 ore al giorno spaccandosi la schiena per guadagnare in cambio di 5 tonnellate di "oro rosso" una paga di 35 euro che al netto delle spese di trasporto e di vitto e alloggio diventano 20 euro.
La città fatta di baracche di plastica, legno e cartone, ha i suoi ristoranti, i suoi bar e persino una radio autogestita dove la gente racconta la propria vita, i propri bisogni, le proprie aspirazioni. I lavoratori stagionali sono arruolati da caporali africani che hanno potere assoluto. Molti dicono di volersene andare, ma sono irregolari, non hanno documenti, inoltre devono fronteggiare la "concorrenza" di quelli che vengono qui da Brescia e Milano dove la crisi li costringe ad andarsene. Rignano è un ghetto, ma per molto è l'unica "casa" accogliente che hanno. 

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

Africa? Dopo la sentenza sul caso Cucchi molti paesi africani si sentirebbero offesi a essere paragonati a noi...non offendiamoli.