Il segretario del PD padernese, Oscar Figus (che non è di sinistra, parola che considera priva di senso comune, ma un progressista, parola che invece di senso comune ne avrebbe molto) risponde con questo intervento al dibattito che si è sviluppato dopo il post sul futuro del PD inviato da Gianfranco Massetti.
E' il terzo intervento di un dirigente del PD locale (Casati, Massetti, Figus) su quanto è avvenuto in Parlamento nei mesi scorsi. Spero che ne seguano altri, ma devo confermare che ritengo il PD un partito morto ed è meglio che ai morti venga data una rapida sepoltura. Per igiene se non altro.
Intervengo in questa simpatica ridda di
commenti con qualche precisazione.
Intanto nei comuni vige il doppio turno
quindi non sono pensabili governissimi, al limite apparentamenti che
però vedo ben difficili e nell'intervento di Gianfranco il concetto
mi sembra chiarissimo.
Dalle informazioni in mio possesso
l'area che fa riferimento a Renzi sembra sia stata compatta nel
votare Prodi ma, visto che non conosciamo e probabilmente non
conosceremo mai i nomi dei 101, la vedo una discussione stucchevole,
ancor più se traslata a livello locale.
Personalmente però mi piacerebbe che
si smettesse con la retorica della parola "sinistra" usata
come arma contro chi non vien visto allineato al pensiero di chi - di
volta in volta - la usa per dire che sono sempre “gli altri” a
non essere di sinistra.
Così, se può far piacere a
qualcuno, di me stesso lo dico io prima di sentirmelo dire da
altri:
IO NON SONO DI SINISTRA almeno fino a che non mi si darà una definizione univoca e condivisa della parola “sinistra”.
IO NON SONO DI SINISTRA almeno fino a che non mi si darà una definizione univoca e condivisa della parola “sinistra”.
Questo non significa che non sappia in
cosa credo.
Io sono contro le disuguaglianze e
contro i privilegi, sono per il rispetto dei doveri e delle regole
prima che per la rivendicazione dei diritti, sono per la legalità,
sono per la difesa delle differenze e contro l’omologazione, sono
per il cambiamento contro la stagnazione, sono contro il pensiero
semplice e i luoghi comuni, sono per le persone e le famiglie al
centro dell’operare della politica:
IO SONO UN PROGRESSISTA.
IO SONO UN PROGRESSISTA.
E sono per il lavoro, convinto che sia
un diritto ma anche consapevole che maggior lavoro per tutti lo
possono creare solo le aziende (che sono fatte da persone tra cui i
lavoratori) e non lo Stato.
Mi piacerebbe anche che si smettesse
anche di usare la frase "i cittadini meritano rispetto" per
portare avanti le proprie tesi.
I cittadini votano e con il voto
esprimono la loro preferenza per un programma di governo.
Le ultime elezioni hanno fotografato un
Paese spaccato, meritano rispetto solo gli elettori di centro
sinistra o anche quelli che hanno votato altro o non hanno votato ?
Io capisco la rabbia, sicuramente
questo governo non potrà fare il programma della coalizione di
centrosinistra ma questo è avvenuto principalmente perché la
maggioranza dei cittadini non ha ritenuto di dover premiare questo
programma, poi certo il PD ha fatto i suoi errori.
Ma scusate se a me non frega nulla di
perdere per un voto o per un milione, io voglio vincere perché è
l’unico modo per cambiare le cose ma - se non vinco - cerco di
portare a casa comunque qualcosa in quello che penso sia
nell’interesse dei miei concittadini e dei miei ideali.
Mi rifiuto quindi di arroccarmi in
qualsiasi presunta purezza o superiorità ideale perché continuo a
credere che la politica debba essere l’arte del possibile e
non solo una sterile ricerca del sublime.
Fin che dura questo governo – che non
mi piace – e finché sarò segretario del PD di Paderno Dugnano,
chiederò ai nostri deputati di portare avanti le battaglie che
riguardano il nostro territorio a maggior ragione se alle prossime
elezioni ci dovremo “preparare per l’opposizione” e magari non
avrò un Ezio Casati o una Eleonora Cimbro in Parlamento.
Detto questo non raccontiamoci storie.
La cosiddetta sinistra nel Paese è
sempre stata minoranza – che ci piaccia o meno – ed è sempre
stata una minoranza divisa, questo almeno da che mi ricordo io e i
miei ricordi politici partono dalla metà degli anni settanta.
Altri mesi senza governo in attesa di
nuove elezioni non è così scontato che sia la soluzione migliore
per il Paese.
Nel 2011 Berlusconi non si sarebbe mai
dimesso a fronte di nuove elezioni, quindi l’alternativa era tra
Monti o continuare con Berlusconi. Smettiamola di dire che M5S è il
primo partito: NON E' VERO – il primo partito alle ultime elezioni
è stato il PD, ma se anche fosse stato 5stelle sarebbe stato in
minoranza. E smettiamola anche di raccontarci che se avessimo votato
Rodotà i 5stelle avrebbero votato la fiducia ad un governo del
PD. In primo luogo hanno le loro regole e poi non si sono fidati
del fatto che Bersani fosse in grado di garantire per l’intero PD
e, viste come sono andate le cose, è difficile dar loro torto.
Il PD ha fatto degli errori, ha una
intera classe dirigente da rivedere, ha la necessità di definire con
esattezza quale è il suo pensiero politico e quali sono i suoi
strumenti operativi, forse per questo sarà penalizzato alle prossime
elezioni, sicuramente questi saranno i temi dell’ormai prossimo
congresso.
Sia chiaro però che le critiche le
faccio e le accetto, ma non permetto a nessuno di insultare i miei
Consiglieri, i miei militanti o i miei elettori a Paderno Dugnano,
perché facciamo il nostro dovere con le risorse che abbiamo, lo
facciamo collaborando con tutti, aperti a tutti i contributi cercando
di raggiungere degli obiettivi comuni mentre tanti altri soloni (che
non si sono mai visti nelle battaglie di tutti i giorni) si vedono
solo quando c’è da cercare di attribuirsi i meriti o da sindacare,
in cattedra, il lavoro degli altri.
Mi addolora che Carlo abbia deciso di
uscire dal PD perché è un amico prima che un compagno di lotta,
capisco le sue ragioni ma la sua storia non è la mia, se altri
faranno la stessa scelta continueranno ad avere da parte mia lo
stesso rispetto e la stessa stima di prima.
Ma sul successo dell’operazione di
creazione di un pensiero di sinistra in Italia, unico e vincente (che
magari mi piacerebbe anche), permettetemi di avere (politicamente)
qualche dubbio.
Però - sia chiaro - buona fortuna a
tutti.
Oscar Figus
3 commenti:
Qualche anno fa ho chiesto a Morando che era venuto a Paderno Dugnano a parlare di altro una sua definizione di sinistra.
"essere di sinistra significa lottare perché il figlio del ricco e il figlio del povero abbiano le stesse chance di raggiungere i loro obiettivi"
Mi sembra une bella definizione perché non prevede un egualitarismo coatto tipo donne all'assemblea: i figlio del povero e del ricco possono diventare avvocati, se se lo meritano.
Ovviamente la carica rivoluzionaria in questo è che il figlio del ricco riesce anche in un regime di destra a diventare avvocato. In un paese di sinistra il figlio del povero se meritevole avrà una serie di agevolazioni che lo aiuteranno a diventarlo se è bravo, e ad aprire uno studio che se è bravo farà più successo degli altri.
Qual è la tua definizione di sinistra?
Riconoscere l'uguaglianza dei bisogni fondamentali (istruzione, lavoro, salute, casa, reddito minimo di cittadinanza, socialità, affettività) degli esseri umani e l'uguale diritto a vederli soddisfatti.
Carl Figus, e caro Carlo
Come noto io sono un liberale Classico ,ho letto il commento di Figus e la definizione di progressista di Carlo
Benvenuti,siete dei nostri
Pierino favrin
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