lunedì 27 maggio 2013

Mamme di giorno, per combattere la crisi

Una settimana fa ho deciso di aggiornare il blog solo con gli interventi, le proposte e le opinioni dei lettori oltre a quei comunicati emessi da istituzioni, associazioni e partiti che presentano informazioni utili e di interesse cittadino. Da allora ho pubblicato sette post e due Moai (miei commenti sotto forma di vignette). Tra gli interventi segnalo con piacere quelli di Gianni Rubagotti perché fanno proposte che a mio avviso potrebbero e dovrebbero trovare ospitalità in un programma elettorale di sinistra. Quello di oggi ad esempio propone un modello originale di servizio alle lavoratrici madri. Buona lettura.

Il nostro è un paese molto originale perché con una mano costringe molte donne a limitare le loro prospettive perché sulla donna si scarica tutto il welfare della famiglia (figli e genitori anziani) e sulla famiglia si scarica tutto il welfare della società (per esempio mancano asili).
Allo stesso modo da un lato si aumenta l'età pensionabile delle donne, dall'altro siamo sicuri che i risparmi fatti con questo provvedimento che l'Europa ci chiedeva da tempo andranno in asili? Di conseguenza i posti-asilo esistenti coprono in alcune grandi città come Milano meno dei due terzi della domanda.
Per quanto riguarda Paderno Dugnano ammetto che cercando e ricercando in rete ho trovato graduatorie per l'accesso agli asili, ma non cifre sul rapporto tra la domanda e l'offerta. Con la crisi questa situazione peggiora perché oltre a famiglie che hanno lavoro ma con lo stipendio fanno più fatica a pagare la retta dell'asilo (magari privato perché in quello pubblico non c'era posto), ci sono famiglie dove la mamma toglie il bimbo dall'asilo perché in cassa integrazione o disoccupata.
Cosa si può fare? Si potrebbe prendere in considerazione l'esperienza delle Tagesmutter (Mamme di giorno) sperimentata in Nord Europa ma poi anche in Alto Adige e ora anche nella vicina Monza. In pratica, la Tagesmutter è una donna che accoglie in casa propria un numero limitato di bambini (4 - 6 bambini) di età compresa tra 0 e 3 anni, offrendo un servizio qualificato di assistenza domiciliare all’infanzia. Insomma la mamma rimasta a casa può trasformare in un lavoro l'accudire i bimbi.
A Monza per diventare Mamma di giorno bisognava essere selezionate (ne sono state scelte 25) e partecipare ad un percorso formativo di 250 ore a cui aggiungere 50 ore di stage
La cooperativa sociale Casa Bimbo Tagesmutter di Monza offre due servizi:
- Tagesmutter: accudimento nelle proprie abitazioni, da 2 a 5 bambini da 0 a 3 anni, fornendo un servizio molto flessibile e corrispondente alle reali esigenze delle famiglie. 
Il servizio rivolto ai genitori di Monza e Brianza, può essere erogato anche durante le vacanze scolastiche e/o in altre giornate, secondo le esigenze della famiglia.
- Open: rivolto a bambini dai 3 agli 11 anni durante le vacanze scolastiche e/o in altre giornate secondo le esigenze della famiglia.
Personalmente alleggerirei formazione e stage, ma chi volesse sapere di più di come il servizio funziona a Monza può andare a questo linkConsiglio anche questo post di una mamma che ha visto nel diventare "mamma di giorno" non un ripiego, ma l'occasione di fare un lavoro che ama molto di più

1 commento:

Gianni Rubagotti ha detto...

C'è un bell'articolo sul tema a pagina 8 di questo numero di Milanosud

http://www.milanosud.it/pdf/GEN_11.pdf

Milanosud una bella testata di area centrosinistra che parla dei quartieri meridionali della Città di Milano e dà molto spazio alla cultura e alla riscoperta del territorio. Gli arretrati sono online dai numeri del 2010, se qualcuno anche in vista di Expo vuole conoscere i mondo delle cascine e dei borghi agricoli nel perimetro del Comune di Milano gli consiglio di dare un'occhiata anche agli altri numeri.