lunedì 4 febbraio 2013

Vangelista: il nostro territorio nella nuova Lombardia

Il candidato di zona del centrosinistra alle elezioni regionali del 24-25 febbraio è Fabrizio Vangelista, classe 1972, iscritto al Partito Democratico. Attualmente è assessore della giunta comunale di Cormano. Laureato in scienze politiche, giornalista professionista, dal 2010 è il tesoriere e il capo ufficio stampa del PD milanese (www.fabriziovangelista.it). In questa intervista a Padernoforum, il candidato si presenta agli elettori padernesi e presenta i suoi programmi.


Dal 2004 ricopri la carica di assessore alla Cultura e Istruzione del Comune di Cormano. Quali sono le cose di cui vai fiero del lavoro fatto a Cormano?
La prima cosa di cui vado fiero del lavoro a Cormano è lo spirito di squadra della giunta di cui faccio parte e lo stile di ascolto e partecipazione che abbiamo cercato di mettere nella quotidianità dell'azione amministrativa. Credo sia un valore molto importante al di sopra delle scelte che si fanno per i cittadini. In ogni caso penso che una delle conquiste ottenute in questi anni, oltre alla piscina comunale, sia rappresentato dal "Bì, La fabbrica del gioco e delle arti", il primo centro per l'infanzia della Lombardia, che offre opportunità educative e di svago di alto livello ai bimbi e alle loro famiglie. Mi sono molto occupato anche di eventi culturali e l'Ottobre Manzoniano resta la creatura più riuscita tra le attività per la cultura a Cormano.

Se verrai eletto di cosa ti vorrai occupare in Regione?
Metto al primo posto il lavoro. Il nostro sistema economico va rafforzato per la competizione internazionale e per reggere la crisi economica. Dobbiamo tornare a fare sistema tra comuni e Regione, per costruire finalmente un distretto produttivo dell'area milanese. Solo così si rimmettono in circolo i saperi, si crea lavoro e di rilanciano le imprese. Negli ultimi anni invece Regione Lombardia si è disinteressata al tema, ha lasciato morire aziende, posti di lavoro. Si è concentrata soltanto sulla torta, appetitosa, della sanità, per distribuire favori e prebende. Il risultato è una Regione che campa a dispetto dell'inefficienza dei politici che l'hanno governata. Se verrò eletto mi occuperò del lavoro, delle opportunità di impiego per i giovani e per chi perde il posto e sarò al fianco delle aziende su fisco e accesso al credito. E lo farò partendo dal nostro territorio, Cormano, Paderno, Cusano, Bresso, Senago, Novate e Bollate.

Qual è il programma politico amministrativo con il quale il centro sinistra si candida a governare la Lombardia?
Altrettanto importante è il rilancio morale ed etico delle istituzioni, questione al centro del programma del centrosinistra. Dobbiamo ricordare a tutti che si va al voto anticipato perché la 
Regione di Formigoni è stata travolta dagli scandali di ogni genere. Occorre voltare pagina ed affidare a gente nuova la gestione di questo territorio. Umberto Ambrosoli è la persona giusta per costruire il cambiamento.

Se verrai eletto rappresenterai il Nord Milano in Regione, quali sono le urgenze del nostro territorio e come sarà possibile affrontarle?
Sono un naturale rappresentante del Nord Milano perché per anni ho lavorato come assessore, assieme a molti altri colleghi, per fare rete tra comuni. Certo, era meglio quando Paderno era amministrata dal centrosinistra. La sensibilità era diversa, e maggiore era l'ascolto, il confronto e la collaborazione. Credo che i cittadini padernesi se ne stiano rendendo conto sulla propria pelle. Per questi motivi conosco la virtuosa esperienza di allearsi per il bene comune. Dobbiamo tornare a mettere insieme saperi e competenze per affrontare la crisi economica e dare risposte ai cittadini sui temi dei servizi alla persona e sull'efficienza amministrativa. Siamo comuni virtuosi e capaci e chi va in Regione o in parlamento ha l'imperativo morale di stare al fianco dei sindaci, perché parte delle sofferenze di questo Paese è rintracciabile nel maltrattamento sistematico dei governi nei confronti dei comuni.

Quali sono i punti di forza del nostro territorio sui quali è possibile costruire il futuro?
Il nostro territorio è la porta verso la Brianza. Esiste una forte rete economica costituita da piccole imprese sotto gli otto dipendenti. A loro va dato tutto l'aiuto perché continuino a competere e a produrre ricchezza. Ma è anche il luogo dei parchi urbani e sovraurbani. Belle località poco promosse a livello turistico dove invece sarebbe opportuno costruire reti di promozione e sviluppo. Per questo dobbiamo vigilare perché non si faccia del consumo di suolo la politica economica del futuro. Le nostre aree verdi sono un'opportunità economica vera e non soltanto un patrimonio da difendere.

Che ruolo potrà e dovrà giocare il Nord Milano nella nuova Lombardia?
Il Nord Milano con le sue 20 mila aziende realizza quasi il 10% della ricchezza di tutta l'area milanese. Bisogna investire in innovazione tecnologica e nuove risorse, come i giovani. Va allargata la formazione professionale e occorre mettere in rete aziende e comuni. La regione può farlo e può agevolare la costruzione di un distretto produttivo del nord Milano. Lo deve fare e lo può fare investendo risorse che già ci sono, senza propagandare improbabili nuovi federalismi. E poi, il nord Milano è il luogo dove maggiore si respira l'idea di una società partecipata. La forte tradizione operaista di questo territorio ha favorito lo sviluppo di una forte rete solidaristica e associativa. Un patrimonio da incrementare e difendere da subito.

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