Il leader dei bugiardi patologici italiani, come è noto, risponde al nome di Silvio Berlusconi e la sua scuola in 18 anni di pratica politica ha sfornato centinaia di allievi ansiosi di emulare il maestro. A Paderno Dugnano l'allievo più diligente è Marco Alparone, la cui ultima performance prima delle ferie si è concentrata nell'editoriale del numero di luglio della Calderina.
Nella sua predica estiva, il sindaco, inizia come sempre attaccando la passata amministrazione, premessa senza la quale sembra incapace di articolare un qualsiasi discorso. Egli afferma, infatti, che negli anni scorsi, quando le vacche erano grasse (?), la giunta precedente non si occupava delle nostre scuole, mentre la sua giunta di destra che non ha soldi perché spende quasi tutto per l'assistenza ai cittadini bisognosi, destina il poco che rimane alla manutenzione delle scuole pubbliche. Ditemi voi se non sono bugie queste?
Ci vuole un bel coraggio per affermare come fa lui, riferendosi al Bilancio della sua amministrazione, che "la quasi totalità delle voci di spesa riguardano i servizi di assistenza ai cittadini che più hanno bisogno di sostegno". Nel Bilancio 2012 la spesa indicata per coprire tutto il "settore sociale" (non solo l'assistenza), è pari a 6,69 milioni di euro su un totale di spesa corrente pari a 30,5 milioni.
Ci vuole un bel coraggio ad affermare che la giunta precedente non ha fatto nulla per migliorare la dotazione cittadina di edifici scolastici. Soprattutto quando si sbatte in prima pagina nello stesso numero della Calderina il nuovo asilo nido comunale "che guarda al futuro e ama l'ambiente", opera costruita oggi grazie a un'iniziativa della giunta Massetti nel 2006 (il PII Lares-Cozzi).
Siamo alle solite e non varrebbe nemmeno la pena di commentare se non che continuando a parlarsi addosso il sindaco cerca ancora di giustificare politicamente la sua incapacità di fare qualcosa di concreto. La parola chiave è "sussidiarietà", concetto preso a prestito dal linguaggio e dalla filosofia di governo ciellina che sembra essere una delle poche e confuse basi ideologiche di cui dispone. La sua giunta in tre anni non ha combinato niente, non ha realizzato niente che non fosse già stato deciso e programmato dalla precedente amministrazione di centro sinistra (e spesso non è stato capace di terminarlo, vedi Tilane), ma egli si appropria disinvoltamente delle attività e delle iniziative delle tante associazioni che fanno per i bisognosi quello che dovrebbero invece fare lui.
Perché questa è in estrema sintesi la sua politica: non fare niente per affrontare i bisogni dei cittadini, ma lasciare che ai più deboli provveda il buon cuore dei padernesi realizzando così lo slogan a lui tanto caro: "la città che aiuta la città".
6 commenti:
Di che cosa sta parlando lei, arcari?? Ancora con questa storia dell'asilo che la precedente amministrazione di centro sinistra voleva costruire su un terreno altamente inquinato. vogliamo anche ricordare che è costruito con i soldi degli oneri di urbanizzazione per il cambio d'uso da area industriale a residenziale della Lares Cozzi? Una scelta fatta da Massetti e Casati che hanno distrutto le famiglie dei lavoratori. Questo lo vogliamo dire o continuiamo con le solite polemiche?
caro anonimo, di cosa stiamo parlando? Di un nuovo asilo nido che è stato costruito grazie a un PII deciso dalla giunta Massetti. Che non ha distrutto nessuno perché a questo hanno provveduto (come attestato dalla magistratura) gli amministratori della Lares. Le solite polemiche le fa chi nega le cose buone fatte dalle amministrazioni di centro sinistra per giustificare il niente fatto da questa giunta.
L'anonimo è E.T.
(stile inconfondibile).
Ciao!
Caro Arcari,
rapportare la spesa sociale di 6,69 milioni di euro alla spesa corrente di 30,5 milioni è fuorviante in qunato questa è fatta quasi totalmente dal costo della macchina amministrativa,stipendi sopratutto.Più corretto sarebbe rapportarla o alla spesa per investimenti o all'intero bilancio.
pierino favrin
Giusto Favrin, provvedo subito: il bilancio totale 2012 è di 42,2 milioni circa, mentre la spesa per investimenti è pari a 5,5 milioni.
E.T. dice "che coussa sta dicendo lei?" non "di che coussa sta parlando lei?".
Lo stile però è il suo.
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