domenica 5 febbraio 2012

The Artist: l'amore che non ha bisogno di parole

Volete andare a vedere un bel film, dove si ride, si piange, dove si partecipa davvero con emozioni e sentimenti, e ci si consola alla fine? Allora dovete vedere "The Artist", un'opera di Michel Hazanavicius che porta sullo schermo, non un film sul cinema muto, ma un film ‘muto' che appare in tutto e per tutto identico nelle forme e anche nei contentuti, musiche, rumori, didascalie, a quelli che si giravano negli anni 20.
La storia in sintesi è la seguente. Hollywood 1927: George Valentin è una stella del cinema muto. I suoi film avventurosi e romantici hanno un enorme successo di pubblico, anche per via del suo partner, un eccezionale cagnolino (un jack russell che nel film non ha un nome, ma nella realtà si chiama Uggie ed è stato premiato meritatamente a Cannes col Palm Dog Award) che in scena recita in modo straordinario.
Un giorno, all'uscita da una prima, incontra casualmente una giovane aspirante attrice che lo avvicina e si fa fotografare sulla prima pagina del settimanale "Variety" abbracciata a lui. Pochi giorni dopo la ritroverà sul set di un suo film come ballerina. Per la starlette, Peppy Miller, simpatica, brava e determinata a sfondare solo con le sue doti, è l'avvio di una carriera tutta in ascesa. Carriera che prenderà il volo con la rivoluzione del sonoro mentre il divo del muto, George Valentin, verrà rapidamente dimenticato. Decade, sconfitto e povero, si ritira in solitudine abbandonato da tutti, dopo aver venduto tutti i suoi beni all'asta. Peppy, però, che lo ha sempre amato, lo segue da lontano e cerca di aiutarlo, ma lui per orgoglio respinge il suo aiuto, fino a quando prima di distruggersi non si arrende finalmente all'amore. E questa resa sarà la sua salvezza che lo riporterà al successo. 
Il film interpretato da Jean Dujardin e Berenice Bejo utilizza tutte le tecniche del cinema di un secolo fa per raccontare la storia vera ed eterna dell'amore che vince, l'unica forza che dà un senso alla nostra vita. Una film che sarebbe certamente piaciuto al grande Charlot (in programma a Milano: Anteo Spaziocinema e Apollo Spaziocinema)

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