lunedì 9 gennaio 2012

Lavoro: Paderno in transizione verso il precariato

Il primo Consiglio Comunale del 2012 non sarà quello per l'approvazione del Bilancio di previsione che sembra destinato a slittare ancora più avanti. Si tratta infatti di un "Consiglio Aperto" convocato in seduta straordinaria per sabato 28 gennaio 2012 alle ore 9.30 presso la Biblioteca Tilane - p.zza della Divina Commedia, 5 sul tema: "Paderno Dugnano in transizione. Le dinamiche del mercato del lavoro – strumenti per chi crea e cerca lavoro".
La seduta prevede la presentazione di una ricerca realizzata da Afol e dall'Osservatorio sul mercato del lavoro della Provincia di Milano. E' da sottolineare purtroppo che l'approccio dell'amministrazione comunale al tema "lavoro", rende questa iniziativa poco credibile dal momento che i lavoratori del Presidio Lares, cioè gli unici che stanno materialmente cercando di sviluppare un nuovo progetto industriale a Paderno Dugnano, non sono stati nemmeno invitati a partecipare.
I dati della ricerca dicono che a Paderno Dugnano le imprese che assumono sono diminuite più che negli altri comuni dell’area, specie per quanto riguarda quelle manifatturiere. Nel corso degli ultimi 5 anni le imprese attive a Paderno Dugnano si sono mantenute sempre sopra le 3.100 unità. La tenuta del tessuto produttivo è legato però principalmente alle imprese dei servizi che nell’ultimo quinquennio presentano un saldo attivo, nei settori dei servizi alla persona e alla sanità, a fronte di un lieve calo del commercio.
Diminuisce la nascita delle nuove imprese e aumentano le imprese cessate registando un saldo passivo di natalità. Nei quattro anni presi in esame il calo è più marcato per quanto riguarda le imprese manifatturiere (-41,7%).

La domanda di lavoro espressa dalle imprese di Paderno ha evidenziato un andamento peggiore di quello del Nord Milano. Nel triennio 2008-2010 le assunzioni effettuate sono calate del 18% mentre nel Nord Milano solo del 10,7%. Anche la timida ripresa del 2010 è stata molto contenuta (1,3% contro 6,9% del Nord Milano e 5,6% della provincia).
In calo anche il lavoro flessibile. Il numero delle persone assunte a Paderno tra il 2007 e il 2010 è calato del -19,3% mentre quello del Nord Milano èstato pari al -16,9%. Anche nel caso degli avviati, è il ruolo giocato dall’industria e il pesante calo degli assunti in tale settore che spiega i risultati particolarmente negativi del comune. 
Le assunzioni con contratti a tempo indeterminato a Paderno risultano più che dimezzate in soli quattro anni (-52,8% in valori assoluti), una performance decisamente peggiore di quella provinciale. Aumenta fortemente il peso delle assunzioni con contratti a termine. +11%, il doppio di quanto avviene a livello provinciale. Le assunzioni con contratti di lavoro somministrato conservano a Paderno un peso del tutto anomalo rispetto al resto della provincia. Il lavoro è "somministrato" quando la lavoratrice o il lavoratore vengono assunti da una agenzia di somministrazione che li invia a rendere la prestazione presso e a favore di un'altra impresa (o altro datore di lavoro non imprenditore). L’incidenza di questa forma di assunzione a livello comunale è costantemente doppia rispetto a quella provinciale e più che doppia rispetto al Nord Milano

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