lunedì 9 gennaio 2012

Paderno, il web e il figlio ritrovato

E' finita bene, stamattina alla stazione ferroviaria di Napoli, la fuga del 13enne Habtamu Scacchi. Una fuga che è sembrata a molti un serio tentativo di "tornare a casa", cioè in Etiopia, dove vivono alcuni membri della sua famiglia di origine (dei fratelli e una nonna), luogo da dove era partito quattro anni fa per venire a Paderno Dugnano con i genitori adottivi.
Secondo quanto riportato dai giornali sarebbe stato un agente di Polizia in servizio alla stazione, a riconoscerlo (la sua foto era stata diffusa anche da centinaia di messaggi inviati sul web dai blog e dai social network), chiamarlo per nome, avvicinarlo e convincerlo a interrompere il suo viaggio. Habtamu era stanco, aveva camminato molto a piedi ed aveva dormito all'aperto. Il suo non deve essere stato un viaggio facile.
La mobilitazione on line dei tanti cittadini padernesi, Giovanni Giuranna in testa, ha dunque favorito la conclusione positiva di questa parte della storia di Habtamu. La loro iniziativa e soprattutto la capacità di sfruttare le possibilità di comunicazione capillare offerte dalla rete internet hanno dimostrato che i cittadini oggi hanno davvero la possibilità di partecipare e contribuire collettivamente alla soluzione di problemi difficili come ritrovare una ragazzo perso per le strade d'Italia. Questa è una lezione che dovremo tenere a mente per il futuro.

1 commento:

LICIA SCACCHI ha detto...

Grazie di cuore anche a voi x l'aiuto. Siamo sollevati e felici di poter presto riabbracciare il nostro caro Habtamu :-) Licia, felice Zia di Habtamu