mercoledì 11 gennaio 2012

Aperture dei negozi: Anelli chiede un tavolo di confronto

Caro Arcari, ti invio l'Odg che ho protocollato questa mattina con alcune mie veloci osservazioni, quando protocollo ordini del giorno o interpellanze mi chiedo se ne vale la pena,visto che ormai non si fanno più consigli comunali e più di due temi non posso per regolamento portare in consiglio.
L’ordine del giorno che ho presentato riferito al capitolo della manovra “salva Italia” sulla liberalizzazione delle aperture dei negozi, non vuole essere demagogico rispetto un provvedimento governativo, ma vuole sottolineare che non possiamo soprassedere senza riflettere su ogni proposta, quando la stessa viene emanata senza condivisione. Credo sia opportuno, soprattutto nelle realtà locali, avviare un tavolo di confronto politico atto a monitorare la situazione onde segnalare eventuale inadeguatezza e/o inutilità dell’applicazione territoriale di tale provvedimento, soprattutto per salvaguardare i lavoratori e le piccole realtà commerciali ed artigianali.
Mauro Anelli

ORDINE DEL GIORNO
Il Comune di Paderno Dugnano
Visto l’art 114 ( ..costituita dai comuni, dalle Province…) e l’art. 117 (potestà legislativa….) della Costituzione della Repubblica italiana
Visto l’art.1 dello Statuto della Regione Lombardia (la Lombardia è Regione autonoma….) e l’art. 2 punto i (riconosce l’impresa…….)
Visto l’art. 1 dello Statuto comunale di Paderno Dugnano
Considerato che
Il Parlamento ha approvato la legge n° 214 del 22 dicembre 2011 di conversione del decreto legge n° 201 del 6 dicembre 2011 (cosidetto salva Italia).
Considerato che
L’art. 31 della legge 214 del 22 dicembre 2011 legifera in materia di esercizi commerciali e recita al comma 2 “Secondo la disciplina dell'Unione Europea e nazionale in materia di concorrenza, liberta' di stabilimento e libera prestazione di servizi, costituisce principio generale dell'ordinamento nazionale la liberta' di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura, esclusi quelli connessi alla tutela della salute, dei lavoratori, dell'ambiente, ivi incluso l'ambiente urbano, e dei beni culturali. Le Regioni e gli enti locali adeguano i propri ordinamenti alle prescrizioni del presente comma entro 90 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto”
Ritiene
L’ art. 31 della legge 214 del 22 dicembre 2011 lesiva delle competenze costituzionali e statutarie degli enti locali e delle Regioni.
Ritiene inoltre che
Il comma 2 dell’art. 31 superando le vigenti norme in materia di libertà d’impresa, contrasti con i diritti alla salute dei cittadini, ai diritti dei Lavoratori, la tutela dell’ambiente e del territorio.
Ritiene inoltre che
La liberalizzazione degli orari e delle aperture domenicali del settore del commercio imposta dal Governo, in questa fase cosi delicata per il paese, non è motivo di rilancio dell'economia, dei consumi o della libera concorrenza, ma sicuramente un peggioramento delle condizioni di lavoro per migliaia di lavoratrici e lavoratori e la rottura definitiva di equilibri, già difficili, tra piccolo, medio e grande esercizio commerciale.
Il rischio di chiusure di molte piccole aziende e imprese, con conseguenze negative sull’ occupazione già fortemente precaria e di depauperazione del territorio urbano. Non si aiuta lo sviluppo, il consolidamento dell’occupazione, la ripresa dei consumi, anzi aumenteranno gli elementi di precarietà nel lavoro dipendente e si apriranno nuovi conflitti sociali.
Insostenibile sarà per le Imprese e lavoratori, coniugare il lavoro con tutte le altre sacrosante necessità dei tempi e della qualità di vita, privati o familiari.
Invita
Il Sindaco e la Giunta municipale di Paderno Dugnano a convocare le associazioni delle imprese, le associazioni sindacali dei Lavoratori per un confronto teso a ricercare quell’ equilibrio tra Imprese e diritti dei lavoratori che deve vedere nella concertazione la soluzione condivisa su orari, domeniche e festività in armonia con i bisogni dei cittadini consumatori.
Invita
Il Sig. Sindaco di promuovere un tavolo istituzionale affinchè la Regione Lombardia, nel rispetto costituzionale, si adoperi per salvaguardare le prerogative, in materia, degli enti locali senza escludere un eventuale ricorso alla Corte Costituzionale.
Chiede
Al Sig. Sindaco di procedere all’adeguamento della legge nei regolamenti comunali dopo l’esito del confronto fra le parti sociali e istituzionali interessate

Capogruppo consiliare PdCI/PRC
MAURO ANELLI

1 commento:

di modugno domenico ha detto...

La proposta del consigliere comunale Mauro Anelli pone alle istituzioni e alla città un quesito: quale reale autonomia è riservata in futuro per gli enti locali.
Se con un decreto, come quello sulle liberalizzazioni, si abrogano di fatto le norme che regolano l'economia,i rapporti di lavoro,l'urbanistica viene cancellato di fatto il ruolo dell'ente locale.
Abrogare gli enti locali, non solo le provincie, è la naturale conseguenza di questa prassi acostituzionale.

Di Modugno Domenico