L’amministrazione Alparone è un ente inutile o quasi. Questa non è un’opinione, ma un fatto. Basterebbe andare sul sito comunale, entrare in “Sala Stampa” e cliccare sul link “La città che cambia”, per averne la prova evidente: ci si trova, infatti, davanti una pagina vuota occupata solo dalla scritta “non ci sono risultati o contenuti”. Una volta tanto la verità, verrebbe da dire.
Se non vi basta questa ammissione pubblica di inefficienza prendete in esame l’andamento del Consiglio Comunale, un’istituzione, la massima della nostra città, che funziona a rilento, non produce e non fa quasi niente. L’archivio del 2011 segnala che sono state fatte solo 9 sedute in 11 mesi e non si sa ancora oggi, ormai a metà novembre, se il Consglio si riunirà prima della fine dell’anno per approvare almeno il bilancio di previsone.
Ma non è tanto il numero delle riunioni degli eletti dal popolo a sottolineare la scarsa produttività dell’amministrazione quanto il contenuto degli atti approvati. La crisi economica falcidia i redditi e trasforma le fabbriche, ma anche i negozi, in luoghi deserti, gli esercizi commerciali infatti chiudono e al loro posto aprono sportelli bancari e agenzie immobiliari. Ma di questo nessuno si preoccupa, tantomeno il sindaco che pure avrebbe la delega al “Lavoro”. I giovani padernesi che non trovano occupazione dalla giunta non ricevono alcun tipo di sostegno o stimolo finalizzato a trovare o creare nuove attività e quali opportunità o incentivi allo sviluppo vengono offerti alle aziende? In una situazione del genere il Consiglio comunale dovrebbe confrontarsi e riunirsi per discutere possibili azioni di rilancio della città e invece l’obiettivo della giunta Alparone sembra quello di negare questa necessità.
Ordinaria amministrazione e atti dovuti esclusi, l’assemblea cittadina ha approvato in 11 mesi solo i seguenti atti significativi: un Odg sulla sicurezza nei luoghi di lavoro dopo la tragedia Eureco, discusso e votato durante un Consiglio “aperto” al quale non hanno fatto seguito atti concreti, il prolungamento inutile dei lavori della Commissione speciale di controllo sulla gestione del Centro Falcone e Borsellno che ha ottenuto solo la chiusura del centro sociale per 7 mesi, la variazione del PII di via Garibaldi che ha dirottato i fondi relativi su altre voci di spesa, lo schema di convenzione di partecipazione al progetto del fantomatico “Sistema integrato Sport Groane”, la modifica del regolamento comunale di gestione dei centri sociali, un OdG di simbolica protesta contro il Patto di Stabltà del Governo, la definizione dopo due anni persi in chiacchiere delle linee guida del futuro PGT, la definizione delle nuove procedure per la trasformazone dei diritti di superficie in diritti di proprietà che hanno provocato conflitti e sfiducia nei cittadini. E questo sarebbe il famoso governo del fare?
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