martedì 3 maggio 2011

L’informazione scorretta che passa il convento

Il Giorno, probabilmente infastidito dalle critiche di Giuranna all’articolo di cronaca relativo alla conclusione della Commissione Consiliare di Controllo (questo è il suo vero nome), ha cercato di rabbonire il PD nel tentativo di far dimenticare la sua informazione scorretta e di parte.
Ieri sera il responsabile delle pagine di Paderno Dugnano del quotidiano ha telefonato al Capogruppo dei Democratici, Marco Coloretti per assicurare (ci mancherebbe) che la collaboratrice incaricata di seguire i lavori del Consiglio di venerdì scorso, “era presente e ha preso tutti gli appunti”, e gli ha letto il testo delle sue dichiarazioni rese in aula, che oggi il giornale locale ha riportato. Il minimo, che avrebbe dovuto fare già nella cronaca precedente.
Ciò non significa però che con questo gesto la redazione abbia imboccato finalmente la strada della buona informazione. Nel breve testo di presentazione delle dichiarazioni di Coloretti, infatti, il foglio di destra non dice una parola sulle conclusioni della citata Relazione che hanno certificato la più totale correttezza degli atti amministrativi relativi agli appalti dall’amministrazione passata. 
Questo elementare “fatto” che rappresenta l’unica vera “notizia” emersa dal lavoro della Commissione, evidentemente  Il Giorno non vuole proprio ammetterlo. Inoltre l’articoletto si ostina a definire “antimafia” una Commissione di Controllo che invece non era tale. Non si può infatti definire così un organismo nato solo per verificare degli atti amministrativi. La Commissione Antimafia è un’altra cosa che proprio il Presidente della Commissione, Cerioni, appoggiato da Coloretti, ha chiesto venerdì scorso in aula, ma che difficilmente verrà varata a Paderno Dugnano.
In pratica oggi il Giorno ha dato la parola a Coloretti, ma non ha informato i lettori che l’operazione montata dalla destra con la Commissione è fallita e si è sgonfiata perché basata sul nulla. Pretendere che Il Giorno, che ha fiancheggiato mediaticamente Alparone in questa iniziativa di bassa politica, alla luce delle critiche fondate e documentate dei blog padernesi si smentisse, era un po’ troppo. Oggi il quotidiano ha dato voce per una volta alla parte offesa che questa giunta ha coperto di fango e di insulti fin dal primo minuto del suo sedicente governo, ma state tranquilli che domani o dopo restituirà il megafono al sindaco, con uno spazio almeno doppio s’intende, così potrà sotterrare comodamente le quattro parole di Coloretti sotto una montagna di balle, come al solito. 

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