Che ruolo hanno avuto nei risultati delle ultime elezioni amministrative i nuovi media digitali? L’Istituto Cattaneo che ha monitorato la campagna elettorale di 110 candidati sindaco ha tracciato questo istruttivo scenario.
I profili su Facebook e i siti web personali sono gli strumenti più utilizzati. Facebook è usato da 91 candidati su 110 ed è quindi più diffuso rispetto al tradizionale sito personale (62 candidati su 110). Il ricorso a Facebook è incentivato dalla facilità d’uso, dall’economicità dello strumento e dalla possibilità di intercettare un numero potenzialmente elevato di utenti. Poco più di un terzo dei candidati sindaco dispone di un canale su YouTube (per la condivisione di filmati), circa un quarto ha un profilo su Twitter (con cui è possibile diffondere brevi messaggi di testo), e poco più di un decimo è presente su Flickr (per la condivisione di fotografie e altre immagini).
La presenza dei candidati sulle varie piattaforme online è ancora caratterizzata da forti disuguaglianze: solo un decimo (11 candidati su 110) è visibile su tutte e cinque le piattaforme, mentre più di un terzo (44) è attivo su un’unica piattaforma o addirittura completamente assente dal web. Inoltre, in molti casi si tratta di una presenza soprattutto simbolica, con un seguito di utenti estremamente limitato.
In generale, i candidati delle principali coalizioni (centro-sinistra, centro-destra, terzo polo) sono più presenti di quelli dei partiti minori. Un discorso a parte meritano i candidati espressi dal Movimento 5 Stelle. Il numero di siti personali è, infatti, modesto in quanto generalmente questi candidati preferiscono essere presenti sul sito web nazionale e su quelli locali del movimento, che offrono maggiori garanzie di visibilità. Tuttavia, al pari di quelli espressi dalle coalizioni maggiori, tutti gli 11 candidati del Movimento 5 Stelle hanno profili su Facebook. Essi, inoltre, presentano un tasso superiore alla media di presenza sulle diverse piattaforme analizzate, con una presenza particolarmente forte su YouTube.
Se si considera che Facebook è oggi più diffuso, come strumento di comunicazione elettorale, degli stessi siti personali dei candidati, il seguito di cui godono gli aspiranti sindaci su questo social network merita un approfondimento. Per farlo, abbiamo rilevato il numero di amici, fan o membri dei gruppi di sostenitori dei profili ufficiali dei candidati (dati rilevati sempre il 3 maggio). Spicca per quanto riguarda la competizione tra i candidati maggiori di Milano il dato di Giuliano Pisapia, con quasi 20 mila sostenitori. In generale, però, se si escludono i primi tre classificati, il numero di amici e fan su Facebook dei candidati a sindaco risulta estremamente contenuto, non superando la soglia dei 5 mila sostenitori. Ciò significa che il potenziale di comunicazione di questo strumento non sembra essere adeguatamente sfruttato dalla stragrande maggioranza dei candidati. Infine, i candidati di centro-sinistra tendono a essere più seguiti su Facebook rispetto a quelli di centro-destra e del terzo polo. I primi sei candidati in classifica, infatti, fanno parte di coalizioni progressiste a livello comunale con l’eccezione di De Magistris, sostenuto comunque da due partiti (Idv e Federazione della Sinistra) altrove alleati del Pd.
Se si guarda poi al terzo strumento più utilizzato dai candidati sindaco dopo i profili su Facebook e i siti personali (tabella 2 in fondo a questo testo), si nota la forte competitività su YouTube dei candidati del Movimento 5 Stelle rispetto a quelli delle principali coalizioni. In cima alla classifica si trova, infatti, Vittorio Bertola, candidato a Torino, con oltre 468 mila visualizzazioni.
Più in generale, in questo caso i candidati del Nord Italia sono i più popolari. Letizia Moratti è l’unica donna a imporsi fra le prime dieci posizioni, mentre tre dei candidati sindaco più popolari su Facebook (De Magistris, Pisapia e Fassino) sono anche quelli con maggiore visibilità su YouTube, dimostrando di sapere integrare efficacemente questi nuovi strumenti di comunicazione.
2 commenti:
Analisi attenta e da condividere,peccato che anche tu dici una cosa non vera: De Magistris è sostenuto da IDV, Federazione della Sinistra e movimenti, SEL come quasi ovunque sostiene il candidato del PD e a Napoli era con Morcone.
Ernesto
Grazie della precisazione.
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