Mano a mano che passano i mesi e questa deludente amministrazione berlusco-leghista procede, i cittadini si rendono conto di avere sbagliato a votare nel 2009. Il problema non è solo l'incapacità gestionale e amministrativa di questa giunta, ma la sua totale mancanza di programmi di sviluppo per la città che non siano semplicemente occupare la poltrona e animare la cronaca.
Due fronti importanti sui quali destra e sinistra si confrontano sono la visione dello sviluppo produttivo e sociale e quella dello sviluppo urbano. In due parole economia e territorio.Ma mentre la giunta e i partiti di governo, PdL e Lega, su questi due temi finora non hanno detto niente di niente, il PD ha già esposto pubblicamente i suoi programmi. e lo ha fatto per bocca di uno dei suoi esponenti più autorevoli, Gianfranco Massetti, consigliere comunale ed ex sindaco della città.
Due mesi fa all'Auditorium Tilane egli ha avuto modo di esporre in modo sintetico, ma chiaro e completo, quella che è la visione del centrosinistra relativamente al futuro PGT, tema sul quale la giunta e la maggioranza da anni balbettano e continuano a chiedere ai cittadini contributi di idee e suggerimenti, evidentemente perché non ne hanno di proprie o non riescono ad accordarsi tra loro. Massetti ha presentato a nome del PD ben 28 osservazioni e a metà aprile ha organizzato un'incontro tra tutti i soggetti che hanno fatto lo stesso per un confronto pubblico sull'argomento.
Per quanto riguarda invece il tema importante e urgente del lavoro ha rilasciato a Jessica Malfatto per il Diario del Nord Milano, un'intervista che si può leggere sul giornale in distribuzione nella quale egli delinea la visione, le proposte e i programmi del PD. La battaglia del lavoro non si combatte solo in difesa, ma bisogna battere nuove strade per creare nuova occupazione. “Occorre mettere in campo una politica che coinvolga l’amministrazione. Una Commissione permamente che censisca le aziende, rilevi le situazioni di crisi dialogando con sindacati e Inps, dica quali sono le nuove aree industriali e tenga sotto controllo la sicurezza di fabbriche e ambiente. Il tutto in collegamento con altre Commissioni simili create nei comuni del Nord Milano” afferma.
I giovani vanno sostenuti e incoraggiati a creare nuove imprese basate sulla conoscenza e l’innovazione. "Le nuove fabbriche da mettere in funzione sono quelle della cultura, del benessere, dell'ambiente – ha detto Massetti -. Attorno alla nuova biblioteca deve aggregarsi un polo di attività i cui motori sono l’Area Metropolis, l’Istituto Gadda, le associazioni che offrono cultura”. La green economy padernese invece può nascere, sempre per aggregazione di nuove attività, collegata al polo verde della città, il Parco Grugnotorto, dove si potrebbe far nascere "un’azienda per l'agricoltura biologica e un centro per la produzione di energie rinnovabili con relativa filiera tecnologica”.
4 commenti:
Ottima intervista. Complimenti a Massetti. Giusto: incentivare i giovani e le nuove professioni, sfruttare gli spazi che abbiamo.
Una buona parola anche per il Diario, che mi pare uno dei giornali più seri e ben gestiti a livello locale. Ci voleva un po' di attenzione su questo argomento, finalmente. Complimenti anche alla Malfatto, che tra l'altro dovrebbe essere la ragazza padernese che é tra i finalisti del premio Campiello Giovani anche quest'anno.
Grande, Arcari, continui così. Sempre puntuale e preciso il suo blog.
Marco
Il PD, quando amministrava ha gia speso 400.000,00 euro per il pgt.
adesso vuole spiegarre come vede Paderno del futuroo? poteva pensarci prima ora si metta da parte e lasci fare ad altri.
Renzo
Caro Renzo, il tuo commento è senza senso. Il PGT è un progetto molto costoso e gratis non lo fa nessuno. Vedremo quanto costerà quello che farà (ma lo farà?) la giunta di destra. Il PD che sta all'opposizione di questa giunta, non solo può, ma deve dire ai cittadini qual è la sua idea di città. Cosa che invece la destra al governo da quasi due anni, non ha ancora fatto. Quando lo farà (ma lo farà?)si potranno confontare le due idee urbanistiche e le politiche che ne conseguono. I cittadini poi sceglieranno nel 2014 e sono sicuro che voteranno meglio.
Veramente strani questi signori del centro-destra. Pensano che, siccome hanno vinto le elezioni, gli altri debbano stare a guardare possibilmente senza disturbare.
G. Pessina
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