martedì 6 luglio 2010

Politiche per il Lavoro: un sindaco senza idee e con la memoria corta, che preferisce lo Zelig alla Scala

La grande serata che gli artisti della Scala hanno voluto dedicare ai lavoratori delle fabbriche padernesi in cassa integrazione da oltre un anno e mezzo è andata di traverso a Marco Alparone. Il sindaco di Paderno Dugnano ha incassato male la gragnuola di critiche che gli sono piovute addosso come cazzotti da tutte le parti per la sua clamorosa assenza che ha negativamente caratterizzato la manifestazione organizzata dai lavoratori in collaborazione con Centro Falcone e Borsellino; un centro di aggregazione sociale che evidentemente rappresenta, per il farmacista prestato alla politica, una grossa spina nel fianco.
Che Alparone sia politicamente un ignorante lo sapevamo, ma così poco furbo e imparpagliato davvero non lo facevamo. Intervistato da Il Giorno sulla sua assenza non ha trovato di meglio che buttarla ancora una volta in politica affermando in pratica che per lui la serata della Scala era “politicizzata” e per questo non ha ritenuto di presenziare. Per meglio chiarire il suo pensiero ha sottolineato che lui “in prima fila allo Zelig ci andrà sempre”. Insomma, queste sono le sue preferenze: Zelig sì, Scala no. Ma, a parte queste ridicole affermazioni da Bar Volley, entrando nel merito della risposta alle critiche ricevute dal Partito Democratico, che lo ha rimproverato di non avere fatto niente in tutti questi mesi per i lavoratori in crisi, egli ha tentato pateticamente di rovesciare la frittata chiedendo in modo retorico all’opposizione: “E voi cosa avete proposto?” (la foto della serata è presa dal blog dei lavoratori Lares).

Il sindaco dimentica che sei mesi fa, in un Consiglio comunale aperto convocato per discutere della difficile situazione delle fabbriche padernesi, egli si era preso solennemente degli impegni e aveva ricevuto proprio dal PD una serie di suggerimenti e proposte di cose che era possibile fare subito.
Proposte che l’altro Marco (quello capace) il capogruppo Coloretti, aveva poi riassunto il 3 febbraio scorso proprio su questo forum con queste parole:
“Credo che lo sforzo prodotto ieri sera non debba andare perduto: occorre dare continuità a questa discussione, proprio per tradurre in pratica amministrativa la volontà politica espressa da tutti di essere non solo vicini ai lavoratori a rischio occupazione ma anche di essere partecipi e solidali con loro. Per questo, sentite le conclusioni dal Sindaco, io rilancio quanto affermato ieri sera: a partire dalla Commissione Capigruppo - artefice della serata di ieri e rappresentativa dell'intero consiglio comunale - si lavori per la definizione di un Ordine del Giorno che metta in fila gli interventi possibili per un Comune, controllando che il percorso da verbale possa trovare definizione in politiche attive "per" il lavoro e i lavoratori.
Un Ordine del Giorno che contenga alcune cose chiare e fattibili su cui ieri sera sembravano già esserci ampie convergenze:
- la consulta (osservatorio) permanente comunale anticrisi;
- il mantenimento delle aree industriali e incentivi per il mantenimento e la crescita;
- fondo anticrisi senza il segno meno;
- impiego di strumenti di formazione e orientamento lavoro per lavoratori (AFOL) e imprese (Milano Metropoli);
- interventi di sostegno ai lavoratori in crisi sul piano di accesso ai servizi (sgravi su costi scuola, casa, tariffe comunali);
- interventi per sgravare burocrazia per piccole e medie imprese;
- capacità di fare rete orizzontale (politiche congiunte con amministrazioni comunali territorialmente vicine) e verticale (pressioni e proposte verso Provincia e Regione);
- verso sistema bancario, ciò che è utile per accesso al credito per l'impresa e congelamento vero del debito per il lavoratore in crisi”.
Non sono queste delle proposte e delle indicazioni positive che Alparone poteva raccogliere e fare proprie, chiamando l’opposizione a collaborare per realizzarle? Perché il sindaco non ha fatto niente, non ha sfruttato questa apertura di credito, non ha coinvolto tutte le forze politiche disponibili ad un’iniziativa comune? Chi si aspetta una risposta è un ingenuo. Egli non ha niente da dire, perché non sa cosa dire. Alparone è un sindaco sordo e grigio, incapace come politico e come amministratore, e questa vicenda più di altre lo dimostra.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Per chi non ha idee e non vuole sbilanciarsi stando sempre nel vago è giusto rispondere ad una domanda con un altra domanda, così non si dice nulla, ormai è un continuo ripetere le stesse cose da un anno,anche con i nuovi manifesti di bugie, sono monotoni Luna

Anonimo ha detto...

Penso che Paderno Dugnano abbia avuto sindaci che potevano essere di volta in volta più o meno carismatici, più o meno popolari e la loro linea più o meno condivisibile, ma mai ci si è imbattuti in un personaggio così scialbo e inconsistente come quello attuale.Magari è per questo che abbondano con le sue foto sulla calderina,è per convincere la gente della sua esistenza.

Mario

Anonimo ha detto...

Qualsiasi cosa non venga dalla parte politica della giunta è "politicizzata". Bene. Mi chiedo le affermazioni, le prese di posizione, le azioni di Alparone & co. (supportate dalla Onlus Torraca band) da cosa siano dettate o a che cosa si ispirino: al club della mozzarella sbiadita? all'associazione dei lanciatori di coriandoli? Al circolo dei calvi con la forfora?

Quindi?

Anonimo ha detto...

Io, credo che il nostro Sindaco, non sia assolutamente più scialbo di altri che lo hanno preceduto, semplicemente perchè, alle ultime elezioni, il buon Alparone, si era prestato a fare il candidato del centrodestra, certo di essere l'ennesima vittima sacrificale.
Mica è colpa sua, se poi i Padernesi, lo hanno "Bidonato!".
Adesso, si trova a malincuore,a fare quel che mai avrebbe voluto.

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

Non dica falsità Mariani si sapeva da settimane prima del voto che il centro sinistra avrebbe perso.
E a confermarlo, gli stessi partiti di sinistra hanno avviato una campagna elettorale sottotono e risicata.

Anonimo ha detto...

Questa, è una mia opinione, perciò, non è possibile parlare di "Falsità".
Per quanto riguarda invece la presunta nostra cdertezza di perdere, le dico solo che, io personalmente, avevo già ordinato la carrozza! Sbagliando.

Flavio Mariani