"Io sono per fare uscire da questa assemblea - ha detto ieri il segretario del PD, Pierluigi Bersani concludendo l'assemblea nazionale del partito alla Fiera di Roma - una figura eroica, i veri eroi moderni, gli insegnanti che inseguono il disagio sociale in periferia, lottano contro la dispersione, mentre la Gelmini gli rompe i coglioni".L'espressione di Bersani mi ha fatto sobbalzare, quando l'ho sentita in diretta da Radio Radicale, non per il contenuto che approvo totalmente, ma per il fatto che era lui, di solito molto misurato con le parole, a usarla. Mi sono detto "adesso chissà le vestali del politicamente corretto della destra cosa diranno". E infatti le reazioni non si sono fatte aspettare. Sono però arrivate anche altre reazioni, inattese. "Il numero di entusiastici messaggini spediti da amici e parenti insegnanti subito dopo le parole di Bersani sulla scuola suggerisce che la scelta di definirli eroi del nostro tempo, malgrado l'espressione birichina che sintetizzava il più volte dichiarato disprezzo del ministro verso il loro lavoro considerato un ammortizzatore sociale, rallegra molte persone per bene" ha dichiarato un altro personaggio del Pd che non si può certo definire amante della trivialità, Giovanni Bachelet. Perché sarà anche un po' volgare, ma insomma, quando ci vuole ci vuole.
Della scuola dopo due anni di cura Gelmini è il caso di parlare anche a Paderno Dugnano. Lo faranno le Associazioni dei Genitori e i Presidenti dei Consigli di Circolo, la prossima settimana probabilmente a Incirano. L'assemblea pubblica ha l'obiettivo di fare il punto sulla situazione del personale, le prospettive nei prossimi anni, l'offerta formativa e il tempo piano nelle scuole primarie e dell'infazia della città.
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