sabato 10 aprile 2010

I cani di Pavlov

"Il riflesso condizionato è la risposta che il soggetto dà alla presentazione di uno stimolo condizionante". Questo concetto venne introdotto dallo scienziato russo Ivan Pavlov agli inizi del Novecento nell'ambito degli studi sul comportamento. I suoi cani che avevano associato il suono del campanello alla vista della carne, quando lo sentivano suonare cominciavano subito a sbavare in attesa del pasto. Berlusconi deve essere un esperto in questo campo, diversamente non si spiegano gli applausi scroscianti che l’assemblea generale di Confindustria gli ha tributato oggi. Per due giorni gli imprenditori avevano denunciato con termini sempre più pesanti la crisi in cui si dibatte la nostra economia e in cui rischiano di affondare le imprese, la disoccupazione, i consumi a picco, la povertà crescente e su tutto l’inerzia del governo. La presidente Emma Marcegaglia, dalla tribuna ha affermato: “E’ la crisi peggiore degli ultimi 50 anni. Dati scientifici dimostrano che il Paese sta declinando”. Ma è bastata la visita del venditore di Arcore e il sole è tornato a splendere sull’italietta.
“Il declino dell'Italia non esiste, è solo una montatura dei detrattori del governo. Nel 2010 - ha spiegato il presidente del Consiglio - saremo il Paese con il più basso deficit primario, cioè al netto del debito pubblico. E nel 2009 abbiamo avuto una diminuzione del Pil contenuta, del 5%. Come Germania, Gran Bretagna e Giappone e molto più bassa di altri Paesi della Ue”. Secondo Berlusconi il suo governo ha adottato 12 provvedimenti anti-crisi che hanno permesso all'Italia di registrare risultati, in termini economici, molto migliori rispetto a quelli di altri paesi europei e, per alcuni indicatori, anche degli Stati Uniti. Ancora una volta l’esperimento è riuscito: Berlusconi-Pavlov ha suonato il piffero e i botoli di Confindustria hanno ricominciato subito a sbavare ed applaudire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Molti grandi economisti sostengono che il declino italiano sia iniziato 15 anni fa con l'avvento della globalizzazione e si sia palesato progressivamente con il crollo dell'export,il forte calo della produzione industriale e più in generale con la scarsa competitività del paese.Chiaramente non tutte le colpe possono essere attribuite alla politica,in ogni caso la storia dirà che Berlusca avrà perlomeno portato sfiga.

Baraviera Aris

Anonimo ha detto...

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare

Ecco il testo che meglio riassume gli ultimi avvenimenti locali e nazionali.
E' un bel quadro d'insieme che nell'oscurantismo che ci circonda fa intravedere come una luce in fondo al tunnel, anche se "la primavera" e qui è veramente profetico "tarda ad arrivare".
Ma arriverà.

Ciao
Marco Coloretti