Le lavoratrici della Metalli Preziosi hanno trovato il loro modo di portare avanti la lotta per il diritto al lavoro e per vivere (e far vivere) il presidio che va avanti da oltre un anno.Volendo usare un termine finanziario, bisognerebbe parlare di "riconversione industriale". Loro si sono autodefinite le "Metalline".Sono un gruppo di lavoratrici della Metalli Preziosi che hanno deciso di continuare a lavorare in fabbrica. Sì in fabbrica o meglio, nella mensa occupata. Perché da settembre questo gruppo di donne lavora attivamente dalle 9 alle 19.00 e produce una serie di articoli fatti totalmente a mano quali bambole, addobbi natalizi, orecchini, bracciali, ecc.. Sono l'unica parte produttiva rimasta di un'azienda con 120 dipendenti. Alcuni dei materiali sono stati donati da persone o società che sapendo di questa attività hanno deciso di dare un segno tangibile della loro solidarietà, altri se li portano da casa smontando loro oggetti, mettendo a disposizione così nuovi materiali "per la causa". Si tratta di veri articoli autoprodotti e nel segno del riciclo. Per leggere il post cliccate qua: http://lavoratoripreziosi.blogspot.com/2009/12/le-metalline.html
Le "Metalline" sono la versione "rosa" di un'attività lavorativa più articolata che i dipendenti della Metalli Preziosi hanno avviato per sopravvivere e integrare la cassa integrazione che finalmente è arrivata, un'attività dal titolo significativo "Tu dimmi quello che devo fare e io lo faccio". In pratica gli operai della MP si offono per mansioni occasionali quali: imbianchini, muratori, idraulici, giardinieri, camerieri, pulitori, ascoltatori, musicisti, accompagnatori, grigliatori, insegnanti di inglese, ecc. Il recatipo è quello di Valerio: 3934328948
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