giovedì 10 dicembre 2009

Commercio di vicinato: sotto lo slogan niente

Per cercare di incrementare il commercio in città in occasione delle festività natalizie, l’Amministrazione comunale e Ages spa hanno deciso di sospendere la sosta a pagamento nelle vie del Quadrilatero (via Rotondi, IV Novembre, Roma, Gramsci) e nelle zone limitrofe nelle seguenti giornate: sabato 12 dicembre, sabato 19 dicembre e mercoledì 24 dicembre. “E’ un piccolo contributo della nostra Amministrazione – spiega l’assessore Di Maio – per far fronte alla crisi economica in questo periodo di feste. Ci auguriamo che i cittadini padernesi siano così più incentivati a rimanere sul territorio comunale a fare lo shopping natalizio, senza avere la preoccupazione della scadenza del parchimetro. I vantaggi saranno duplici per la città, in quanto da una parte ne beneficeranno i commercianti locali e dall’altra parte le vie cittadine si animeranno”.
L’iniziativa dell’assessore è a fin di bene, ma temo si basi su una pura illusione e arrivi fuori tempo massimo. Ci vuol altro per "far rimanere sul territorio comunale” i padernesi a fare acquisti. Lo sanno tutti che il problema dei commercianti non sono i parcheggi a pagamento, ma è la qualità dell’offerta dei negozi che non sempre è all’altezza dei desideri di chi vuol comprare e i consumatori preferiscono andare dove qualità e prezzo fanno la differenza.
I parcheggi liberi per i due sabati e la vigilia non basteranno certo ad invertire una tendenza. Trasformare il Quadrilatero in un “centro commerciale naturale” è un’impresa che ha bisogno di ben altri provvedimenti, idee, creatività, investimenti e modelli condivisi di sviluppo dell’offerta. Come ho già avuto modo di scrivere via Rotondi ospita su circa 30 vetrine aperte (perché ci sono anche quelle chiuse), 10 negozi di società di servizi immobiliari e nemmeno una brand di quelle che si possono trovare nella gallery di uno dei tanti mega centri commerciali che circondano Paderno Dugnano. Con i pannicelli caldi non si combatte la crisi.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono in parte d'accordo con lei.

Da un lato sono da tempo convinta che se un'amministrazione vuole (e a mio giudizio deve) migliorare l'offerta della qualità dei propri negozi nei centri cittadini per creare aggregazione, vivibilità, attrazione, deve trovare il modo di "guidare" le attività che si possano insediare: qui una torrefazione, qui una gelateria, qui una profumeria, qui una bottega di oggettistica d'arredo, etc.... qui di pizzerie d'asporto basta! non ne voglio più! ....
I miei amici però mi dicono che ho un pensiero "stalinista" a riguardo, e l'amministrazione pubblica non può intervenire in quelle che sono le regole di mercato: si insedia chi riesce a sopravvivere.
Eppure sono convinta che il Comune ha il dovere di intervenire nelle logiche di insediamento...anche se non sò come...

Dall'altro non disdegno affatto questa iniziativa di eliminare il pagamento dal posteggio nelle vie centrali, anche se mi rendo conto che è solo un tampone che potrà fare ben poco, dato che il problema non è il pagamento del posteggio, ma la scarsa attrattività dei negozi. Lulù