mercoledì 11 novembre 2009

Metalli Preziosi: storie operaie su "Il Sole-24ore"

Dal blog JobTalk de ilsole24ore.com riporto questa notizia.
Per una storia di operai e di fabbrica come quella della Insse che finisce bene, ce ne sono altre che cominciano allo stesso modo ma poi no, non finiscono bene, anzi, non finiscono. Tutti, compreso JobTalk, hanno parlato del fenomeno comunicativo degli operai sui tetti, non so invece quanti abbiano già parlato degli operai sui blog, anzi dei blog usati dagli operai - le tute blu non dai gessati o i maglioni o le felpe col cappuccio - per uscire all'aperto senza scala e senza gru. Ieri sera tardi Carlo Arcari mi manda un sms che dice: guarda questa storia, è cruda, avrei voluto raccontarla io. Rispondo va bene, ma la storia dell'altro Carlo, l'operaio della Metalli Preziosi di Paderno Dugnano, facciamola raccontare al suo blog... E' vero Carlo & Carlo, le parole scritte, non sulla carta dove non trovano posto, ma comunque scritte, colpiscono come sassate. Anche la vecchia canzone non assolutoria di Fabrizio De Andrè, scritta quando circolavano le 1100.
http://jobtalk.blog.ilsole24ore.com/jobtalk/2009/11/dirty-job-blog-duri-come-sassi-metalli-preziosi-va-su-internet-visto-che-dal-tetto-non-li-sentivano.html

1 commento:

Anonimo ha detto...

Mi fa molto piacere che si ritorni a parlare delle fabbriche in crisi nel nostro territorio. Mi stavo giusto chiedendo che fine aveva fatto l'interesse dei giornali, della tv e le promesse di aiuto da parte di quei politici (locali e non) che si sono avvicendati al capezzale di queste fabbriche in agonia. Per molte fabbriche come la Lares, il count down sta per iniziare: a fine anno il contratto di locazione scadrà e
l'immobiliare manderà le sue ruspe a ridurre in macerie una storica fabbrica del territorio e le speranze e il futuro di 130 famiglie. Non lasciamo che le luci si spengano sulle scene di questi disastri sociali, continuiamo a parlarne e a mostrare la nostra solidarietà a questi lavoratori e non dimentichiamoli quando, presto, saremo tutti indaffarati nel nostro shopping natalizio. Altrimenti anche noi ci laveremo le mani nello stesso catino dove una lunga serie di altre persone lo hanno già fatto.

Grazie