mercoledì 11 marzo 2009

Mensa scolastica sprecata

La mensa scolastica alla Scuola De Marchi certi giorni è davvero l'immagine dello spreco. I bidoni dell’immondizia si riempiono spesso di cibo non consumato, rifiutato dai bambini che non lo assaggiano nemmeno, soprattutto quando in mensa viene servito il pesce. Non tutto il pesce: le platesse al limone, il palombo al forno, il nasello alla pizzaiola non viene apprezzato, solo le polpettine (o nugget) di pesce impanato sono graditi.
Anche la verdura, fagiolini, insalata, erbette, vengono mangiati con fatica, idem per le minestre di verdura che solo pochi bambini consumano. Anche la polenta viene in genere avanzata, stessa sorte segue nei mesi più caldi la bruschetta col pomodoro.
Dal mio modesto osservatorio di genitore impegnato nella commissione mensa da diversi anni posso testimoniare che le cose purtroppo stanno così. Il servizio e la qualità del cibo sono molto migliorati rispetto a 7-8 anni fa, ma oggi è ancora troppa la quota di alimenti che viene sprecata, pane compreso. Una quantità di roba con la quale si potrebbe sfamare della gente.
Il problema è evidentemente di educazione alimentare che la scuola solo in parte, e abbiamo visto con scarso successo, può impartire. Ho l’impressione che lo sforzo educativo debba essere piuttosto rivolto ai genitori che non insegnano (come accadeva un tempo) ai figli a mangiare di tutto; mangiare la verdura e la frutta di stagione, mangiare spezzatino, fegato, trota, sardine e merluzzo, non soltanto hamburger, patatine e bastoncini Findus, pizzette e merendine.

Il dirigente scolastico ogni anno invita i genitori a dare frutta e pane per merenda ai loro bambini, ma sono pochi quelli che lo ascoltano. Se prima non si responsabilizzano le famiglie su questo punto lo spreco è destinato a continuare. Ciao a tutti, Isabella.

Nessun commento: