"E la montagna partorì un
topolino" è un detto che significa: fare grandi preparativi da cui sarebbe lecito aspettarsi risultati
altrettanto grandiosi e che invece si rivelano insignificanti.
Allude a una favola di Fedro (Favole,
IV, 23) ripresa poi da La Fontaine (Fables, V, 10). Vi si narra che
un giorno la Montagna annunciò di essere prossima al parto,
avvertendo tutti di stare molto attenti ai pericoli che in quel
momento avrebbe potuto suo malgrado provocare. E infatti tutti
pensarono con preoccupazione a quale figlio gigantesco avrebbe potuto
nascere da una madre così grande, e ancor più si spaventarono
quando avvertirono terremoti e boati che sembravano provenire dal
cuore della terra. Quando tutto si quietò e la paura fu passata
tutti vollero andare a vedere il figlio della Montagna: era un
topolino.
Un'espressione simile, “partoriranno i monti e nascerà
un ridicolo topo”, si trova però in Orazio (Ars poetica, 139) in
riferimento a grandi promesse non mantenute, mentre nella Vita
di Agesilao di Plutarco (36,9) l'immagine costituisce il
commento degli Egiziani quando, andati a rendere omaggio ad Agesilao,
si trovano davanti non il personaggio maestoso e imponente che si
aspettavano bensì un vecchio minuto e dimesso. Nelle varianti
medievali, il detto è invece riferito alla superbia.
4 commenti:
Sbaglio o parli di un topolino ecocivico? :)
ti ha già risposto il mio Moai
Montagne capaci di generare....ce ne fossero tante!!!
Luigi
Come rubarsi voti l'un con l'altra!!!!
Posta un commento