Questo commento a caldo sul risultato
elettorale delle primarie cittadine scritto da Gianni Rubagotti ieri
sera su questo blog, è fondato e centra un problema vero. Un problema
politico difficile che ha di fronte il coordinatore del Partito
Democratico, Oscar Figus e di cui si devono fare carico i
rappresentanti locali dei partiti della coalizione che appoggiano
Bersani e quelli dei partiti che fanno comunque riferimento al centro
sinistra.
Il problema principale che Figus e i
dirigenti del centro sinistra devono affrontare subito è
far emergere in modo più chiaro i contorni dell'area renziana, cioè
quel 37% circa di elettori che hanno dichiarato con il voto di
riconoscersi nelle idee, nel linguaggio e nel modo di far politica
del sindaco di Firenze. Che approvano il suo attacco ostile, nei modi
e nelle intenzioni, a un PD maggioritario in cui non si riconoscono.
Insomma di coloro che esprimono un'idea diversa di centro sinistra,
dove il centro liberista internettiano si impone sulla sinistra
socialdemocratica analogica, dove il merito rock viene prima
dell'uguaglianza lenta, per dirla con Celentano.
Il primo compito, a mio avviso, del PD
vincente a Paderno Dugnano, è proprio quello di convocare in tempi
brevi una grande assemblea cittadina aperta agli elettori delle primarie che dichiari anche nel
titolo la sua intenzione di dare spazio a un confronto schietto tra le due
visioni, tra i due sistemi valoriali, tra le due opzioni politiche di governo, perché
il silenzio e l'anonimato nel quale hanno vissuto finora le idee
renziane dentro e fuori il centro sinistra, deve tradursi in
parole e discorsi chiari e articolati, nomi, cognomi e facce.
I Saita, le Colnago e i Boggia, citati da Rubagotti nel suo commento integrale pubblicato qui non sono assolutamente i rappresentanti di questa "minoranza silenziosa" del centro sinistra padernese anche perché finora hanno usato pubblicamente solo parole prese a prestito dal loro candidato e con parole "loro" non hanno detto nulla.
I Saita, le Colnago e i Boggia, citati da Rubagotti nel suo commento integrale pubblicato qui non sono assolutamente i rappresentanti di questa "minoranza silenziosa" del centro sinistra padernese anche perché finora hanno usato pubblicamente solo parole prese a prestito dal loro candidato e con parole "loro" non hanno detto nulla.
Gli elettori di Renzi non hanno a Paderno Dugnano un profilo
politico riconoscibile. Si tratta dunque di far emergere ed analizzare correttamente i confini di questa nuova realtà, le differenze e i punti di convergenza tra i due
mondi; anche per verificare se siano davvero tali e se il centro
sinistra attuale può essere in grado di integrarli nel dialogo e nel confronto
politico per dar luogo a una sintesi positiva. Possibilmente entro la prossima primavera.
2 commenti:
Se condivido le idee di un candidato uso le sue parole.
Carola
Carola, rassegnamoci, siamo molto diversi se dobbiamo intenderci anche su questo. Io per fare politica non cito gli slogan dei miei leader di riferimento. Li interpreto e li elaboro per farli miei e comunicarli agli altri. Li traduco, insomma, in parole mie. Diversamente dov'è il valore aggiunto personale in quello che si fa? Ma non fermarti qui. Rifletti piuttosto sulla mia proposta e scoprirai che il mattino (dopo) può avere l'oro in bocca anche per te.
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