Nella mia "cronaca" dell'ultima seduta del Consiglio Comunale ponevo una domanda che altri cittadini oltre a me si stanno facendo: che tipo di opposizione vuol fare il Partito Democratico alla giunta Alparone? La domanda è legittima. Sono passati cinque mesi dall'insediamento della nuova amministrazione e le posizioni dei partiti rispetto a questo cambiamento dovrebbero ormai essere definite. Marco Coloretti, capogruppo del PD in Consiglio Comunale ci ha mandato questa lettera che risponde alla mia domanda.
Provocazione intelligente la tua, provo a cercare di dare qualche deucidazione in merito.
1 - l'opposizione in consiglio può votare contro tutto, però poi finisce 19 a 12 o giù di lì. Secondo me, vale più la pena impegnarsi per capire, dentro i singoli punti, quanto margine di manovra ci può essere per poter incidere sugli indirizzi di questa maggioranza di centrodestra, nell'interesse della città - e poi decidere come votare.
2 - così facendo, io penso ci si possa preparare a tornare alla guida di Paderno, anche se ci vorrà l'intera legislatura (non prevedo suicidi dentro maggioranza, ma tensioni sì, soprattutto ogni qualvolta si andrà al voto), l'importante è che si formi l'idea che c'è un gruppo dirigente del PD (e anche di altre forze) che sono in grado fin da subito di prendere le redini del governo della città, per esperienza, preparazione e serietà. Io credo che i cittadini che ci hanno votato meritino almeno questo: perciò non ritengo che l'opposizione si misuri con il numero dei no;
3 - ma proprio per questo, l'opposizione muore se pensa di essere presente solo dentro le aule del consiglio comunale. è nostro dovere portare fuori dal "palazzo" l'idea che un altro governo della città è possibile, e questo sarà sempre più evidente quando arriveremo ai temi forti dell'amministrare, bilancio e PGT di cui siamo alla vigilia del voto (bilancio 2010, il pgt per la verità non si vede all'orizzonte...ancora). Segnalo inoltre il prossimo punto di consiglio - Piano Generale di Sviluppo del Sindaco Alparone - lì c'è il "disegno strategico" del centrodestra locale, vediamo quante belle idee saltano fuori per paderno...
4 - correlato a ciò, c'è senz'altro il tema della riorganizzazione dei partiti (anche del PD locale, dopo l'avvenuto congresso nazionale) e del rilancio della loro azione politica che dovrà coniugare presenza sul territorio e capacità di orientamento delle politiche cittadine con identità più marcate e programmi futuri che abbiano l'ambizione di governare Paderno e la Provincia di Milano, Milano e la Lombardia, per governare l'italia come non siamo ancora riusciti a fare - tranne che nella breve stagione del primo governo Prodi, malauguratamente caduto (se non fosse stato per la lungimiranza di quel biennio l'Italia sarebbe caduta in una depressione economica dai tratti argentini e la crisi di oggi - produttiva, occupazionale, salariale - avrebbe assunto, nel dramma che già c'è, proporzioni catastrofiche
5 - io e il mio gruppo non ci sottraiamo al dovere di essere opposizione, stiamo solo cercando di farlo al meglio: ogni suggerimento in merito è più che gradito, perchè il nostro interesse è del tutto al servizio della città. Protagonisti insieme ai cittadini.
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