sabato 26 settembre 2009

PD Paderno Dugnano, a Bersani il 53%

Si è concluso con la vittoria di misura della mozione Bersani il 1° Congresso cittadino del Partito Democratico di Paderno Dugnano. Il risultato del voto, per niente scontato alla vigilia, uscito dalle urne alle 16,30 dopo una giornata di dibattito e di votazioni, si sintetizza in questi numeri: oltre l'80% dei 114 iscritti al PD hanno partecipato alle elezioni, il 53% ha scelto Bersani, il 46% Franceschini (1 solo voto è andato alla mozione di Ignazio Marino). Per quanto riguarda l'elezione del Segretario Regionale, la lista di Maurizio Martina che aderisce alla mozione Bersani, ha raccolto il 56% circa dei voti, mentre quella capeggiata da Fiano che appoggia Franceschini, ha incassato poco più del 36%. Il candidato Angelini (mozione Marino) ha ottenuto il 5,5% dei suffragi.
"Il risultato dimostra che il corpo del partito ha definitivamente superato i recinti dei vecchi partiti di appartenenza e l'amalgama tra gli iscritti è in gran parte riuscito - ha commentato più di un iscritto -. Il fatto che i consensi si dividano in modo equilibrato e la differenza non sia così marcata come qualcuno si attendeva, significa che le due mozioni principali sono trasversali e non rappresentano questa o quell'area culturale, ma seguono il profilo della società civile che aderisce al partito. Il PD, insomma, c'é".
A presentare le tre mozioni in mattinata erano stati: per Bersani, il sindaco di Cormano, Roberto Cornelli, per Fraceschini, l'ex sindaco di Paderno Dugnano, Ezio Casati, e per Marino, lo studente Giorgio Uberti.
Ezio Casati ha illustrato in modo molto sintetico, ma abbastanza completo, i punti qualificanti della mozione che rappresentava: fiducia, regole, uguaglianza, merito e qualità.
Più centrata sui temi del lavoro, del welfare, della necessità di governare i processi economici, della laicità e delle alleanze (oltre che sulla forma partito) l'esposizione di Cornelli che ha sottolineato la maturità di questo 1° Congresso del PD.
Una mozione che si rivolge alla testa più che alla pancia del partito è quella di Marino, secondo Uberti, che ha parlato soprattutto dei valori e del carattere che dovrebbe avere il PD. Un partito che riconosce le competenze e si incarica della formazione dei suoi iscritti attraverso la condivisione delle esperienze. "La laicità, secondo Marino - ha detto - non è un principio, ma un metodo" e ha condensato il programma della mozione nei punti: Pace, Diritti, Solidarietà.
Tutte e tre le mozioni hanno insistito sulla necessità di garantire ai circoli territoriali la massima autonomia finanziaria possibile. All'esterno del Centro Falcone e Borsellino, dove si sono svolte le operazioni di voto, il PD insieme a diversi lavoratori di Lares e Metalli Preziosi ha organizzato un banchetto per la raccolta di fondi a sostegno della lotta dei lavoratori delle fabbriche in crisi. Iniziativa che si trasferirà domani mattina in Piazza Matteotti.

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