Io sono e resto un uomo di sinistra e
credo che la rottura del PD sia un ulteriore disastro che si aggiunge
al disastro già fatto. Parto da qui.
Forte è stata la delusione per l’esito
elettorale e per la gestione delle settimane dopo il voto. Il
risultato è che oggi il PD è un partito meno autonomo, più
dipendente da Napolitano e condizionato da Berlusconi e da Renzi. Un
partito meno di sinistra e più lontano dai fermenti di cambiamento.
L’occasione per mettere fuori gioco
il centro destra è andata in frantumi per responsabilità del PD e
anche del M5S. La responsabilità è del PD per come è, non solo di
Bersani. Il PD non era in grado né di fare un accordo con M5S né di
votare Rodotà: pena la sua rottura. L’istinto di conservazione del
PD, e dei suoi potentati, ha portato alla paralisi del Paese. Così
adesso il centro sinistra non esiste più. Rotti i ponti con Sel, il
Psi e con tutti i movimenti della società civile. Un pallido ricordo
“L’Italia bene comune”. Che fare?
La risposta è obbligata: oggi non ci
sono scelte. Letta doveva fare un governo e l’ha fatto. Al di là
delle sorprese, alcune positive, resta l’impressione di un governo
bianco e blu. Il bianco della componente moderata del PD e il blu
della PDL. La sinistra sembra scomparsa.
Vedremo il programma. Per me dovrebbe
fare poche scelte di compromesso onorevole (su economia, Europa,
costi della politica, riforme istituzionali) e durare solo il tempo
necessario ad espletare i compiti ad esso assegnati. Poi al voto e
all’opposizione. Si perché perderemo le prossime elezioni con
qualsiasi candidato premier, Renzi compreso.
Questo il quadro generale che, per
fortuna, dipende pochissimo da noi. Noi concentriamoci su Paderno (e
sul congresso del PD). Prima Paderno e poi il PD: queste le mie
priorità. A Paderno Dugnano non bisogna farsi condizionare dal clima
del governo Letta-Alfano. Con Alparone nessuna indulgenza e, grazie
alla legge elettorale comunale, nessuna prospettiva di accordo.
Opposizione per difendere i cittadini e
i servizi, per migliorare quello che è possibile. Per il futuro
dobbiamo e possiamo preparare, insieme alla società civile
disponibile, un’altra Paderno Dugnano. Più vivace, più moderna, più
dinamica, più verde e più accogliente.
Alla prova dei fatti il centro destra
si è dimostrato incapace di governare, non ha fatto niente e ha
bloccato la crescita della città per 5 anni. Il futuro di Paderno
Dugnano non passa da lì.
16 commenti:
Posso credere a Massetti e Coloretti, tutti gli altri consiglieri attuali del pd saranno disponibili al partito unico insieme ad Alparone esattamente come a Palazzo Chigi è andato in porto una squallore disumano.
Non iniziamo a prendere in giro i cittadini meritano rispetto.
un caro saluto
Ferdinando Napolitano
caro Ferdinando, ti sbagli. Conosco i consiglieri del PD e credo che nessuno di loro sia oggi disponibile a fare quello che dici tu. Il problema è cosa succederà del partito da qui al 2014, in Italia e dunque a Paderno Dugnano. Staremo a vedere. Per quanto mi riguarda io scelgo di fare politica a sinistra, e per questo sono uscito dal partito.
Tra ...tutti gli altri consiglieri attuali de PD..., signor Napolitano, ci sono anch'io.
1. Non ho il piacere di conoscerla
2.Come fa a sapere se io sarò o meno disponibile e a che cosa?
3. Anche se non la penso sempre esattamente come i colleghi Massetti e Coloretti (essendo abbastanza renziana) le assicuro che non ho intenzione di fare o entrare in un partito unico con Alparone.
4. Appunto non prendiamo in giro i cittadini parlando di cose che non sappiamo e persone che non conosciamo
5. Io non lo faccio....infatti qui sto parlando solo di me stessa e per me stessa.
Comunque....piacere di conoscerla!
Carola Colnago
Da osservatore della vita politica della nostra città mi sono sempre chiesto il motivo per il quale chi si auto proclama di sinistra abbia scelto di militare ( e continui a farlo) nel Partito Democratico. Tra i banchi della maggioranza siede un personaggio molto vicino all'Udc che decise di candidarsi nelle liste del Pdl. Una scelta premiata dall'elezione. Il cambio di casacca, come egli stesso mi confessò, fu motivato così:" Con l'Udc avrei perso".
Concludo: quanti uomini e donne fieramente di sinistra hanno scelto il Pd esclusivamente perchè avrebbero goduto di maggior visibilità e peso politico che non, ad esempio, all'interno di Sel la quale, idealmente, sarebbe più affine al sentire politico di costoro?
Grazie
Luigi Vannucchi
Caro Vannucchi, posso rispondere per me. Io mi autoproclamo (che vuol dire?)di sinistra, ma se ho scelto di militare finora nel PD l'ho fatto perché ho creduto, aderendo a quel partito, di poter costruire insieme ad altri un grande partito della sinistra democratica moderna. Ci ho creduto al netto delle contraddizioni che c'erano ed erano evidenti fin dalla sua nascita perché la scommessa politica del progetto mi convinceva. Non avevo certo il bisogno di farlo per "godere di visibilità e maggior peso politico" come dici tu e non credo che nessuno di quelli che sono stati miei compagni di partito, nel gruppo consiliare e fuori, abbia aderito al PD per questo motivo, cioè per interesse privato.
In quanto a SEL devo dire che questa formazione politica a Paderno Dugnano di fatto non esisteva quando nel luglio 2009 ho deciso di impegnarmi in politica. Infatti essa è stata fondata cinque mesi dopo,nel dicembre 2009 e in questi quattro anni in città non ha mai dato segno di vita. Non mi risulta sia stata mai presente in nessuno dei movimenti di lotta che sono nati sul territorio: Rho-Monza, No Inceneritore, Acqua Pubblica, ecc. Di conseguenza non capisco proprio il senso della tua osservazione. Come potevano i padernesi di sinistra scegliere di aderire ad un partito che localmente non esisteva e ancora oggi localmente non esiste?
Caro Vannucchi, non ti conosco e non so a quale partito aderisci, ma se sei un militante di SEL credo tu debba rivolgerti con più rispetto agli iscritti o ex iscritti del PD se vuoi avere con loro rapporti politici positivi. Personalmente trovo il tuo approccio sbagliato e inutilmente offensivo.
Caro Arcari
mi creda, non volevo risultare offensivo. Voglia accettare le mie scuse.
L.V.
Beh,credo che al sign. Vannucchi gli si debba riconoscere almeno
un merito,aver messo sotto la Sua opinione,la Sua brava firma.
pierino favrin
Ne abbiamo piene le tasche di coloro che criticano a vanvera.
Ne abbiamo altrettante piene le tasche di coloro che per ben due volte (ed in questi giorni anche tre) hanno fatto cadere Prodi.
Abbiamo il governo che ci meritiamo e mi fermo qua, perché chi ci legge non capirebbe chi è il cretino.
Umberto Zilioli
Bravo Zilioli
Sono quelli che la pensano come la signora Carola Colnago in Parlamento ad aver fatto cadere Prodi è stata talmente brava ad essere stata eletta in c/c da non capire che come partito UNICO mi riferivo a quello che è successo col governissimo e la signora avrebbe appoggiato Letta e compagnia bella (che stanno litigando dopo solo due ore x l'IMU) a differenza non tanto di SeL ma anche di Pippo Civati che almeno ha avuto coraggio, garbo ed eleganza quello che la sx ha perso da un ventennio.
Signori,
Torniamo sulla terra... Parliamo di Paderno Dugnano... dove c'è tantissimo da fare... La Città ha bisogno di buone idee e non di finti proclami...
Se qualcuno abbandona un partito... Pace, gli altri che rimangono se ne faranno una ragione; la maggior parte delle volte è anche un bene, perchè è nei momenti difficili che si conoscono determinate persone...
Alan Fontana
Invidio Napolitano che nonostante il voto sia segreto crede di aver capito chi ha fatto mancare il voto a Prodi.
Lo invidio anche perché a differenza di me vive ancora nell'età della vita in cui si crede al fatto che i 5 stelle erano disposti a fare un'alleanza di governo (vietata dalle loro regole, con le quali hanno appena espulso un parlamentare), a Babbo Natale e probabilmente anche al Grande Cocomero.
Caro Alan, sono d'accordo. E' un bene che io oggi abbandoni il PD. Lo è per me come lo è per il PD. Ma non sarà questo gesto, credimi, a far conoscere a te e ad altri chi sono io.
Grazie che mi invidi Rubagotti..... sono solo un po' meno sprovveduto di te ma con un qualsiasi sistema elettorale coalizzati o non tu come tutti devi rispettare il voto popolare, due mesi or sono il M5S è stato il 1° partito italiano, certo il voto è segreto ma il pd è un partito ingenuo molto ingenuo a partire dal suo ex segretario tradito in un'ora da 101 personaggi squallidi, ambiziosi e sicuramente gran parte filo-renziani.
Ferdinando Napolitano
Se il pd locale è al livello politico e di ingenuità di Rubagotti l'anno prossimo a Paderno quella specie di partito sarà raso al suolo, ma conosco Massetti, Coloretti e Grassi che sono persone Intelligenti.
Ferdinando Napolitano
Carlo, avevo scritto un commento ma forse ...brava come sono con il computer non è arrivato. Lo riscrivo brevemente.
Era semplicemente una risposta al signor Napolitano....che pare sappia tutto di me, della mia vita, cosa penso, e cosa avrei votato!!!
Comunque. " quelli come Carola Colnago..." non so cosa hanno fatto in Parlamento
So però cosa pensa la Carola Colnago DOC.
La Carola Colnago DOC avrebbe votato Prodi come Presidente della Repubblica ( a proposito Prodi non è stato fatto cadere in Parlamento come dice NapolitanoNON DOC, non è proprio stato votato a maggioranza...a meno che NApolitanoNON DOC si riferisca a....l'altra volta...quando era Presidente del Consiglio....Quella volta lì chi lo ha fatto cadere?)
Poi si sa come è andata e a questo punto l'altro Napolitano, Napolitano DOC aveva poche alternative....
Non sapremo mai a chi Prodi avrebbe dato incarico di formare il governo.
Come non sapremo mai cosa sarebbe successo con Renzi vincente alle Primarie, magari avrebbe vinto con più voti o magari no...nel primo caso avrebbe avuto meno difficoltà a creare un Governo, sicuramente lo avrebbe fatto senza Berlusconi, ma anche questa è una storia che non abbiamo potuto vedere.
Per Carlo, non so se sia un bene per il PD(...anche se non siamo mai andati tantissimo daccordo mi dispiace, e poi alla fine anch'io sono una simpatizzante del PD un pò anomala...)...ma probabilmente è un bene per te. Buona strada.
CAROLA
I comunisti di Paderno Dugnano lettera aperta all'ex Sindaco Gianfranco Massetti ha divulgato alcune proprie riflessioni, dopo i giorni di passione politica e istituzionale che hanno portato alla rielezione a Presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano e alla nomina a Presidente del Consiglio dei Ministri di Enrico Letta, capo di una coalizione PD-PDL-montiani. La riflessione di Massetti dovrà essere integrata alla luce del programma di governo esposto poche ore fa dal nuovo Primo Ministro. Sapremo in merito i suoi giudizi. Per quanto riguarda la sua ci permettiamo di far sapere al Caro Gianfranco che comprendiamo e condividiamo il suo disappunto, la sua delusione e il suo rammarico per l'esito post elettorale. Noi, comunisti italiani, abbiamo contribuito e lavorato affinchè dalla crisi politica ed economica che attanaglia il Paese si potesse uscire al più presto. Abbiamo criticato ciò che non ci piaceva pur lavorando per costruire una centrosinistra ampio e condiviso. Purtroppo la "vocazione maggioritaria" tanto cara a Veltroni e al suo pupillo Renzi ha determinato lo sbocco in cui ora ci troviamo. Nel volgere di poche settimane il risultato delle primarie (candidatura a priemer di Luigi Bersani) è stato stravolto e rinnegato, non solo a causa del deludente risultato elettorale ottenuto dalla coalizione PD-SEL. Che fare è la domanda che pone Massetti. Per Noi comunisti italiani, rifondazione comunista e il Partito Democratico a breve saranno convocati i relativi congressi. Degli esiti, oggi, non possiamo sapere innanzitutto per la varietà di opinioni e propositi fra i Partiti e nei Partiti. Pensiamo a nuovi e ulteriori sommovimenti del quadro politico. Proprio per questa ultima considerazione riteniamo fuorviante il rifugiarsi in una apologia padernodugnanocentrica.Condividiamo e sosteniamo i propositi per una città "più vivace,più moderna, più dinamica, più verde, più accogliente". Salutiamo l'impegno per "nessuna indulgenza" e "nessun accordo" con l'attuale Sindaco di centrodestra. Auspichiamo che "insieme alla società civile" si possa concordare e costruire una alleanza politica di sinistra o di centrosinistra in grado di rispondere ai bisogni e alle aspettative dei cittadini. Iustum et tenacem propositi virum.
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