giovedì 20 maggio 2010

Il sindaco rincorre i parlamentini di quartiere. Perchè?

Ricevo dalla consigliera del quartiere Dugnano, Giovanna Baracchi, questa interessante relazione sulla riunione di ieri sera convocata per discutere del PGT. Una riunione per molti versi rivelatrice che ha visto presente il sindaco Alparone il quale ha deciso, chissà perché, di affiancare il vicesindaco Bogani, a sua volta sostenuto in sala dalla presenza dell'assessore alla Cultura, Tagliabue e da altri amministratori leghisti. Questa assurda "occupazione" di un'assemblea di zona, appare come l'ennesima dimostrazione della insicurezza della giunta e della sua palese incertezza nel gestire i rapporti con la città che è già esplosa nelle dimissioni della presidente del quartiere Paderno.  La presenza di Alparone nei parlamentini, unita agli strapuntini aggiunti in tutta fretta al tavolo della compagine governativa, dimostra che i problemi del sindaco stanno aumentando. Mentre la città chiede di essere governata, la giunta si allarga a dismisura inserendo figlie e figliocci nella speranza di raggranellare un po' di consenso aggiuntivo. Forse è venuto il momento per l'opposizione di fare alla svelta il punto di questa situazione e preparare una seria alternativa da presentare ai cittadini che, se pure hanno sbagliato a votare un anno fa, non meritano di venire lasciati in mano a degli incapaci.

Ieri sera, alle ore 21.00 (senza nessuna comunicazione sul sito comunale) si è riunito il quartiere Dugnano con la presenza del vice-sindaco per la presentazione del famoso PGT. Fra il pubblico si notavano le presenze del sindaco Alparone, dell'ass.Tagliabue e del presidente di quartiere di Palazzolo. Bogani ha iniziato a presentare il PGT come un momento fondamentale di condivisione fra cittadini ed amministrazione ribadendo che solo coloro che vivono la città possano dare ottimi suggerimenti. Ma proprio i cittadini hanno bersagliato il vice sindaco di domande sul mancato inizio di lavori in Via Toti.
Le risposte che sono state date sono sempre le stesse: manca il denaro e le priorità sono la rimozione del tetto d'amianto della scuola media Gramsci e dei serramenti della scuola elementare del Villaggio, lavori che inizieranno solo quando arriveranno i soldi relativi ai famosi oneri di urbanizzazione. Alla domanda di che fine abbiano fatto i 1.5000.000 di euro avanzati dalla vecchia amministrazione è stato risposto che una parte è stata destinata all'estinzione dei mutui. Molte sono state le richieste di intervento per l'incrocio di Via Madonna e Via Toti dove non viene mai rispettato lo stop, strisce pedonali davanti all'oratorio, rimozione parcheggi in Via Milite Ignoto, richiesta di piste ciclabili Via Piaggio-Via Pepe, case di riposo comunali e non private, richiesta di smussamento del cordolo di tutte le piste ciclabili. Siccome la gente non mollava sul bilancio partecipativo ed i lavori che erano già stati approvati, come quello di Via Toti, il sindaco ha deliziato tutti con uno dei suoi soliti interventi illustrando una Paderno Dugnano proiettata nel futuro dove cittadini e amministratori utilizzano il PGT come principale strumento atto a miglioramenti fantastici, mentre il vecchio bilancio partecipativo in voga tanto in Brasile (?), che era stato da noi modificato per attuare una sorta di manutenzione stradale, doveva cadere essere accantonato. Comunque entro fine anno a detta di Bogani l'amministrazione presenterà il "progetto finale" generato da tutti questi incontri. Insomma non ci sono soldi per la realizzazione di opere già deliberate e quelle che sono prioritarie chissà quando si faranno. E' pazzesco dover affrontare sempre i consigli di quartiere circondati da assessori e ora addirittura anche dal sindaco

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché la Sig.ra Baracchi non è intervenuta, presentando il suo parere? Lei in quel momento rappresentava buona parte dei cittadini presenti, invece ha preferito scrivere la sua letterina da farle pubblicare. Evidentemente la giunta di destra non avrà idee e sarà incapace, ma la parte di sinistra non è da meno: solo attacchi politici e strumentalizzazioni. Quando c'è da parlare di cose concrete se ne sta silenziosa.

carlo arcari ha detto...

Il consigliere Baracchi ha preferito scrivere e rendere pubblico il suo pensiero tramite questo blog con il quale raggiunge più persone di quelle presenti ieri sera dopo avidentemente avere riflettutto sulle cose ascoltate. E' una scelta che mi sembra più apprezzabile e utile della tua che approfitti dello stesso mezzo solo per criticarla senza entrare nel merito dei suoi argomenti e senza firmarti come dovrebbe fare una persona corretta. Quindi a sbagliare due volte sei tu.

Anonimo ha detto...

La Signora non gradisce la presenza del Sindaco? Lo poteva far presente argomentando.
Forse le sfugge che se il Sindaco è libero è il primo a voler essere presente proprio per ascoltare i cittadini e dare delle immediate risposte. Poi, mi spiace per la Consigliera, ma dovrà abituarsi alla presenza di Alparone ai Consigli di Dugnano: lui è residente nel Quartiere.
E comunque un politico deve parlare nel momento più opportuno, non abbandonarsi a riflessioni lunghe 14 ore e poi stendere una lettera da far pubblicare a mezzo sito.
Per fortuna che l'attuale amministrazione non segue quella corrente e se c'è da dire qualcosa lo fa, andando contro anche alle persone del suo stesso partito (vedasi Rho-Monza).

carlo arcari ha detto...

Andare a dire ai cittadini nei quartieri che non ci sono soldi per rifare via Toti senza dire che la colpa è delle sue scelte (estinguere mutui non è sempre una scelta giusta) e di quelle del suo governo che ha tagliato l'Ici e taglia i trasferimenti ai comuni, non è dare risposte, ma fare propaganda e raccontare bugie. Il sindaco è un cittadino come gli altri, può andare dove vuole, ma la giunta non può occupare i consigli di quartiere solo per ripetere quello che dice già in consiglio comunale. La verità è che il decentramento vero ad Alparone fa paura e per questo lo "occupa". ma sarà tutto inutile.

Anonimo ha detto...

Il Consiglio di Quartiere è l'organo principale nel quale i cittadini possono esprimere democraticamente il proprio parere in merito a problemi che riscontrano essere presenti ove sono residenti.Ieri sera i protagonisti sono stati proprio i cittadini che hanno animato l'incontro con le loro domande(quasi sempre le stesse) su Via Toti e sul perchè non venivano avviati i lavori già deliberati lo scorso anno, pertanto ho ritenuto opportuno dar voce a coloro che richiedevano spiegazioni in merito. Un mio intervento sarebbe stato uguale a quello di tanti ed avrei ricevuto le stesse risposte: mancanza di fondi,mancanza di esecuzione lavori.Comunque la mia è stata solo una breve esposizione di quanto è accaduto e se il sindaco ama partecipare alle riunioni ben venga anche se (secondo il mio modesto parere)verrebbe a mancare quella sorta di fiducia che dovrebbe essere posta nei rappresentanti eletti. A volte saper ascoltare è importante piuttosto che fare interventi inconcludenti. Giovanna Baracchi

Anonimo ha detto...

Ieri sera ero presente,se il consiglio di quartiere è una forma di democrazia attraverso il quale i cittadini possono far sentire la loro voce come mai il sindaco e il suo vice alzavano continuamente la voce CONTRO i cittadini???
Probabilmente sarà l'ultimo consiglio di quartiere al quale assisterò... è vergognoso vedere il PRIMO CITTADINO che zittisce parte della sua comunità...
Ultima cosa:signor Sindaco lei è stato il primo a far lavorare i giovani nei quartieri ma come fanno ad eseguire il proprio lavoro se hanno SEMPRE davanti ai loro occhi la presenza di assessori o parte importante della giunta comunale???
F.V.

Anonimo ha detto...

Complimenti a quell'"Arguto" personaggio,( Arcari, così è passabile?)che ha detto: "La Consigliera, dovrà abituarsi alla presenza del Sindaco, al consiglio di Dugnano, perchè risiede in quel Quartiere".

Vorrei ricordare all'arguto, che il Sindaco durante il suo mandato, non deve essere più attento al Quartiere dove risiede, perchè dovrebbe rappresentare in egual modo gli interessi di tutti i Quartieri, se lavorasse bene...

Flavio Mariani

Anonimo ha detto...

In risposta a Flavio Mariani che evidentemente non segue i consigli di quartiere rispondo dicendo che il Sindaco, appunto, li segue tutti in egual modo.
A Dugnano, in particolare, è di casa in quanto residente nel Quartiere, quindi la Signora Baracchi o accetta la presenza di Alparone o può anche stare a casa visto che all'assemblea da parte sua non viene aggiunto nulla e il suo unico risultato è la letterina ad Arcari. La polemica è sterile: cosa c'è di meglio di un Sindaco che dà risposte immediate alla cittadinanza mettendoci pure la faccia? Comunque negli obiettivi di Alparone ci sono ben altri quartieri da migliorare e lo sottolinea ad ogni occasione.

carlo arcari ha detto...

Cari amici, l'anonimo evidentemente fa il portavoce fantasma di Alparone. Non merita risposte. Il dialogo con i fantasmi è inutile.