giovedì 25 marzo 2010

Elezioni: no a Formigoni e alla politica "del fare gli affari loro"

Roberto Formigoni ha una bella faccia tosta. E’ anche abile, ma questa abilità si traduce in un danno per i cittadini perché egli la usa solo ed esclusivamente per mantenere un potere che è ormai una palla al piede per la nostra regione. Mi scrive oggi, come avrà fatto con milioni di elettori in questi giorni, chiedendomi scusa “per il brutto spettacolo” di questa miserabile e vuota campagna elettorale. Mi chiede, però di andare comunque votare, forse perché i sondaggi gli dicono che l’astensionismo degli elettori, soprattutto di destra, fra pochi giorni si affermerà come il principale partito in Lombardia e nel resto d’Italia.
Dopo l'appello mi illustra per l’ennesima volta i presunti benefici della sua politica “del fare” che si riassume nella parola “sussidiarietà” la quale, tradotta in pratica, vuol dire la progressiva privatizzazione dei servizi sociali a favore di cooperative e aziende di area ciellina. Come sta avvenendo a Paderno Dugnano dove la privatizzazione del nido di Baraggiole è il primo picchetto del “modello Formigoni” che viene piantato sul nostro territorio.

Noi padernesi, da otto mesi finiti sotto il tallone di questi “politicanti del fare”, stiamo imparando a conoscerli da vicino e quel che vediamo ci basta e avanza per fare una scelta di segno opposto. In otto mesi di governo Alparone, il livello di conflittualità in città è salito continuamente e non accenna a calare. Mentre centinaia di persone vengono licenziate o messe in Cassa integrazione, migliaia guadagnano di meno e vedono ridursi i loro redditi, l’amministrazione di destra ha pensato bene di aumentare del 30% le tariffe delle mense, di introdurre il pagamento della Ludoteca Carcatrà, di tagliare tutti gli interventi a sostegno delle iniziative di volontariato e solidarietà, di appoggiare la privatizzazione dell’acqua pubblica che a Paderno ha una lunga tradizione di buona gestione, di non realizzare le opere pubbliche richieste dai cittadini con il Bilancio partecipato e di metterne in cantiere altre di cui non si sente l’esigenza né l’urgenza, ha tentato di delegittimare il Comitato per l’interramento della Rho-Monza e poi ha ritardato l’inizio dei lavori del tavolo tecnico per l’interramento, ha gestito in modo ambiguo e non trasparente tutta la vicenda dell’inceneritore del Villaggio Ambrosiano, ha operato per negare il ruolo autonomo dei Consigli di Quartiere, non ha aderito al blocco del traffico contro lo smog. E si potrebbe continuare a elencare i punti qualificanti della “politica del fare” di questa destra, buona a niente, ma capace di tutto.
La mia dichiarazione di voto per le Elezioni Regionali a questo punto è la seguente: voterò e invito a votare per Penati e il centro sinistra, contro Formigoni, contro la destra lombarda che è incapace di governare questa Regione e contro la sua politica che è contraria agli interessi dei cittadini.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

credo che formigoni abbia stancato un po tutti, ma io credo che la coalizione di centrodestra vincerà di poco, ma cambieranno i rapporti di forza sia nella maggioranza, ovvero ci sarà l'auspicato aggancio da parte della lega nei confronti del pdl, quindi non ci sarà piu RE ROBERTO che farà tutto come e ciò che vuole, nella parte avversa invece che perderà comunque con dignità, crescerà tanto l'italia dei valori, che a mio modesto parere destabilizzerà gli equilibri all'interno del partito democratico.
questo è solo un parere personale che a breve troverà conferma o smentita, ma ciò è formulato cercando di analizzare la realtà!

carlo arcari ha detto...

Caro anonimo, può darsi che la tua visione del futuro post elettorale si riveli azzeccata. Io personalmente non vedo la disgregazione simmetrica delle grandi forze di destra e sinistra che tu tratteggi. La destra è più instabile di certo perché al suo interno stanno avvenendo troppe rotture provocate dalla senescenza berlusconiana, personale e progettuale. Ma mentre questa può solo sfasciarsi, per il PD è diverso. Le sue tensioni non sono centrifughe, ma centripete, cioè la tendenza per ora frustrata resta quella dell'aggregazione e non del contrario. Non credo che Di Pietro potrà svolgere il ruolo di aggregatore nello scenario del centro sinistra, non ne ha le capacità politiche, nè le idee necessarie. Per ora non si vede spuntare la nuova figura del federatore. Ma la tendenza resta quella.

Anonimo ha detto...

Anch'io, ho trovato quella lettera del Governatore, decisamente ipocrita, dal monento che, da ben 15 anni, si è solo preoccupato di far arricchire i membri della sua "Compagnia", millantando una sanità super efficace, rispetto a quella delle altre regioni, peccato però che, quella privata, è sempre più ricca, mentre quella pubblica, è costretta ai salti mortali per funzionare appena sopra la sufficienza.

Sicuramente, dopo Domenica, cambieranno e non poco i rapporti di forza all'interno di quella sciagurata coalizione, ma non aspettiamoci che la Lega, si erga a paladina della legalità contro l'arroganza Formigoniana, perchè, tanto per fare un esempio, non appena ne ha avuto la possibilità, anche lei, si è solo preoccupata di occupare tutti i "Cadreghini" dell'Aeroporto di Malpensa.

Roma, sarà anche ladrona, ma anche da queste parti...

Flavio Mariani