mercoledì 16 settembre 2009

Metalli Preziosi: piove sempre sul bagnato

Piove a dirotto e i cinque operai sul tetto della Metalli Preziosi si sono rifugiati in un piccolo locale che sta sotto la piattaforma occupata con un blitz ieri l'altro. Passare la notte sotto un tendone all'aperto non era possibile. Il locale in cui si sono messi al riparo non è una stanza, le finestre sono aperte e il pavimento di cemento (vedi nella foto a sinistra scattata lunedì), ma è sempre meglio che niente.
Così all'asciutto dentro ai sacchi a pelo si può anche resistere. I cinque operai che hanno età comprese tra i 22 e i 53 anni ieri sera hanno cenato con un piatto caldo che i loro compagni gli hanno cucinato nella mensa occupata su un fornello di fortuna: agnolotti al formaggio che hanno tirato su con un cestino e una corda, come si faceva nei vicoli di Napoli. "Più di così non possiamo fare, anche perché non possiamo raggiungerli, hanno tirato via un pezzo di scala - dicono i lavoratori del presidio fuori dai cancelli -. Il momento è difficile, ma per loro lassù è più dura. Dicono che stanno bene, ma la loro situazione è pesante. Speriamo che oggi a Roma all'incontro concludano qualcosa, sblocchino almeno la Cassa integrazione".
Gli operai non chiedono niente, anche perché finora nessuno ha risposto e loro non vogliono la carità. "Avevamo chiesto al sindaco di aiutarci per andare a Roma in pullman - dice uno di quelli del presidio - bastavano 2mila euro. Ma Alparone ci ha detto che il Comune non aveva soldi". Se i politici non si muovono però i cittadini qualcosa possono fare. Niente di straordinario, cose semplici: portare al presidio bottiglie d'acqua, pane, cibo, soldi per comprare quello che serve per resistere fuori in strada e soprattutto sul tetto. Se qualcuno vuol portare qualche cosa lo faccia subito. Lo apprezzeranno.

1 commento:

Unknown ha detto...

spero che questa situazione si risolvi.. il tempo non aiuta certo i 5..
comunque i soldi per il pulman non sono arrivati? i gettoi di presenza almeno per quello che so sono stati consegnati, e anche qualche offerta dei militanti (parlo per la mia sezione, ma penso e credo anche gli altri)