Forma o sostanza? Il consigliere Bonandin e un altro lettore, rispondendo alla mia cronaca dell'ultima seduta del Consiglio comunale, hanno ribadito l'importanza prevalente della "sostanza" contenuta nell'OdG, teso a vietare la vendita di alcol ai minorenni, presentato martedì scorso.
Noi cittadini, io e credo altri, vorremmo capire meglio di quale "sostanza" si tratti. L'atto presentato dai tre giovani eletti, con buona pace del Sindaco, ne contiene oggettivamente molto poca. Si limita ad affermare che l'alcolismo giovanile è un problema sociale d'attualità, che per contenerlo e prevenirlo altri Comuni vicini (Milano e Monza) hanno fatto ordinanze di divieto della vendita ai minori di 16 anni, avviato politiche di informazione e prevenzione, e conclude chiedendo al sindaco Alparone di fare altrettanto.
Ora, è vero che il problema sollevato esiste, ma per nostra fortuna a Paderno Dugnano non è ancora nemmeno lontanamente un pericolo. Non è un'emergenza. Non si vedono, infatti, alla sera girare in città minorenni (per la verità neanche maggiorenni) ubriachi. I servizi sociali, a mia conoscenza, non hanno mai dato notizia di situazioni di rischio, nè risultano comunicazioni delle forze dell'Ordine al riguardo. Pertanto si deve concludere che l'OdG presentato dai consiglieri si è basato su un argomento mediatico nazionale, sbattuto in prima pagina questa estate, che però non ha nessuna origine o collegamento con la realtà padernese.
Di qui la mia perplessità. Mi chiedo che sostanza ha questa contrapposizione che si è voluta creare tra centrodestra e centrosinistra? Mi sembra tutto un teatrino. Se, ad esempio, l'Odg fosse stato redatto così: "Sta emergendo una tendenza pericolosa al consumo precoce e smodato di alcol da parte dei giovani, a Milano e in altre città vicine. C'è il rischio che questi comportamenti si estendano anche ai giovani della nostra città. Se ciò avvenisse Paderno e i suoi cittadini subirebbero danni e degrado che occorre assolutamente evitare e contrastare. Senza attendere che il peggio, si verifichi riteniamo che il Comune dovrebbe farsi carico di avviare una seria campagna di prevenzione condotta in collaborazione con tutte le agenzie educative della città. E' importante che tutte le forze politiche dell'amministrazione diano un contributo alla promozione di questa campagna chiediamo pertanto che il Consiglio comunale discuta di questa proposta e invii al sindaco un atto di indirizzo per l'emanazione di un'ordinanza che impedisca la vendita ai minori di bevande alcooliche e il consumo in pubblico delle stesse da parte di chiunque. L'ordinanza dovrebbe prevedere anche l'avvio di politiche sociali di prevenzione e informazione sull'abuso di alcol, rivolte in particolare ai giovani da realizzare sul territorio in collaborazione con la scuola e le aziende sanitarie locali", molto probabilmente la minoranza non sarebbe uscita dall'aula (un gesto esagerato a mio parere) e ci saremmo evitati una polemica inutile.
Io non sono un politico nè un amministratore, non voglio insegnare niente a nessuno, ma credo che di fronte a un OdG di buon senso così concepito anche l'opposizione avrebbe dato il suo fattivo contributo al dibattito e si sarebbe unita alla richiesta di un ordinanza sindacale. Risulta dalle cose dette in aula che la minoranza aveva chiesto ai presentatori di ritirarlo per riformularlo insieme; se è vero perché questi ultimi non hanno aderito alla richiesta e si sono intestarditi a presentare un atto che essi stessi definiscono insufficente e scarno? Gradirei che Bonandin o uno dei suoi colleghi ci spiegasse la ragione.
Non era meglio, come dovrebbe essere sempre dovere di chi governa, ricercare un più largo consenso? Il consigliere Bonandin e i suoi colleghi, infatti, non sono all'opposizione, lo ripete ogni sera come un disco rotto il capogruppo del PdL Rimoldi, essi governano con la loro giunta la nostra città. Si comportino di conseguenza allora e diano prova, oltre che di giovanile entusiasmo, anche di intelligenza politica e senso di responsabilità verso tutta la città, anche quella parte di città che non ha votato per loro, ma da loro è governata. La giovinezza impaziente e volonterosa non è un merito, ma una condizione che tutti abbiamo vissuto e che (purtroppo) si perde tuttavia....
7 commenti:
Forma o sostanza...... bhe ora penso che chi scrive stia andando oltre a cercare il pelo nell'uovo.
la forma è importantissima, e questa volta di certo è mancata .
quello che però mi chiedo è... bisogna continuare a soffermarsi sulla forma o forse la sostanza comunque ha la sua parte? nella vita quotidiana spesso nei dialoghi non vi è forma ma non per quello mettiamo il paraorecchie.
Forse nell'opposizione non c'è nessuno che frequenta gli ambiti giovanili, e ciò mi crea sconcerto nel vedere che delle problematiche esposte da un giovane che sente e vede sulla pelle dei suoi coetanei queste problematice venga colpevolizzato di non aver esposto il problema nella giusta forma...
Allora cosa avrebbe dovuto fare ,..... andare a casa e cercare un "adulto " che lo aiutasse nella nuova battitura.
per poi tornare in aula e da bravo alunno trovarsi qualcuno dell'opposizione che da bravo insegnante gli dica..... "ora che è stato scritto bene possiamo parlarne".
Bastava dire che l'interpellanza non era stata scritta con forma appropriata ma si poteva discutere sul da farsi.
molto spesso, specialmente in passato la FORMA non è stata di sicuro sinonimo di una politica vicina al cittadino, perechè la politica ha bisogno più della sostanza che della dialettica.
Marco
Anche la sostanza vuole la sua forma , io "non giovane" ma con tre figli tra i 12 e i 21 anni , inesperta consigliere comunale di opposizione , e dirigente scolastico nella vita lavorativa , credo che la serietà dei lavori del consiglio comunale sia data anche dal rispetto della forma ( non solo linguisticamente parlando ) di presentazione dei problemi . Se l'abuso di alcol dei nostri ragazzi è una realtà allora discutiamone con dati alla mano , con analisi serie e non demagogiche del problema e delle sue soluzioni ( tra le quali nulla in contrario ci possa essere un'ordinanza del Sindaco non copiata da Milano o Verona ma costruita ad hoc per la realtà del nostro territorio se effettivamente il problema è un 'emergenza ) con proposte di prevenzione e rete di lavoro condivisa . Nel quotidiano di tutti i giorni con i problemi ,in particolare dei giovani , l'approccio non può essere solo repressivo non basta un odg e un ordinanza a risolvere il problema stesso, occorrono delle politiche di attenzione e ribadisco di prevenzione che vanno ricercate con tutti quegli operatori che del problema si sentono coinvolti .
Non credo che le eccessive semplificazioni della sostanza siano sempre sinomino di bontà e denotino partecipazione e attenzione al problema.
Non accetto neppure però di essere vista come il consigliere di opposizione che non ha colto il senso dell'odg ,l'ho colto benissimo , è un problema che mi coinvolge sotto vari aspetti ma non mi piace la strumentalizzazione .
Antonella Caniato
Martedì sera anche io ho partecipato alla seduta del consiglio comunale. La parte più animata della serata è stata senza dubbio la discussione (mancata) e votazione del divieto di sommistrazione di alcolici ai minorenni sotto i 16 anni e il divieto a tutti di consumare bevande alcoliche in alcuni luoghi pubblici (senza specificare se tale divieto sia vigente anche durante le feste e le sagre).
L’impronta data dalla maggioranza, promotrice dell’ordine del giorno, è stata in termini di proibizione, multe, confische. A mio parere, come ha espresso il consigliere Coloretti nel suo intervento, dato che il problema dell’alcolismo e delle droghe è diffuso e in aumento mi aspettavo da chi proponesse questa ordinanza un ragionamento un po’ più approfondito, con proposte di informazione e prevenzione tra i giovani e genitori, con dati e statistiche relativi al fenomeno a Paderno Dugnano. Mi aspettavo che la proibizione fosse solo l’ultima estrema misura per fermare questa piaga sociale.
Mi domando è questa la soluzione migliore per risolvere il problema? Proibire, multare, confiscare? Tanto chi vuole bere o sballarsi semplicemente si sposterà in un altro comune.
Non vorrei che questa proposta di ordinanza sia solo una delle tante leggi-spot “preconfezionate” che evitano di entrare nel cuore del problema.
Averrà lo stesso per quando si inizierà a parlare di dialetti nelle scuole?
Cordiali saluti
Andrea
Io insisto nel dire che l'attuale maggioranza dovrebbe infine smetterla di badare all'apparenza e concentrarsi sulla sostanza. In caso contrario rischia di fare la fine che il Pd sta facendo a livello nazionale, intestardendosi ad evidenziare fatti di cronaca rosa e non concrete proposte alternative a quelle della maggioranza. Qui a Paderno si sono fino ad ora viste solo attività di facciata. Cambio di colori a destra e a manca, proclami e interesse solo per argomenti di attualità, come appunto il discorso di vendita degli alcolici ai minorenni. E' ora di capire che non ci si deve per forza atteggiare a un semplice prolungamento del PDL nazionale, ma a un gruppo di professionisti che si sono incaricati di impegnarsi nel miglioramento del territorio nel quale si trovano ad operare, il quale oltre a condividere i problemi 'nazionali' ne ha di locali che spesso hanno priorità maggiori. Tali professionisti devono in primis interfacciarsi con la realtà locale, vivere il territorio, analizzare le problematiche e proporne soluzioni concrete e complete sia per quanto riguarda la forma, sia la sostanza. La correttezza nella forma è un indicatore importante che esprime il livello di conoscenza del problema. Se hai veramente compreso quale è il problema sai spiegare chiaramente perchè bisognerebbe agire in un particolare modo.
per quanto riguarda l'ultimo commento,forse chi l'ha scritto non ha ben compreso la polemica di questi giorni, visto che l'accusa a noi della maggioranza è quella di non aver badato abbastanza alla forma quindi francamente non comprendo questa ulteriore critica.
il problema dell'alcol e i giovani non è un tema meramente propagandistico anzi riguarda il futuro delle persone che saranno gli adulti di domani.
domanda: è meglio prevenire o aspettare che ciò divenga un'emergenza e come si suol dire "si chiude la stalla quando son scappati i buoi?"
la proposta è venuta oltre che dai miei colleghi del pdl anche da me, membro della lega nord, partito che insieme al pdl costituisce una grande forza di governo sia della nostra città che in provincia,regione ed al governo nazionale, perciò mi sembra infondata l'accusa di seguire ciecamente i dettami della politica nazionale.
quello che a molti, ahimè, è sfuggito è che anche noi abbiamo parlato di educazione e prevenzione nelle scuole, anche magari con l'intervento di associazioni di chi dal tunnel dell'alcolismo ci è passato. non si sa come questo sia stato deliberatamente dimenticato, preferendo farci passare per quelli che preferiscono la repressione e il divieto.
ultima riflessione:visto che il suddetto odg è stato protocollato in data 14 agosto ritengo che l'opposizione avrebbe avuto il tempo necessario per apportare in commissione dei capigruppo emendamenti all'odg al fine di migliorarne la forma. Cosi facendo il consiglio avrebbe potuto discutere l'argomento dato che si lamenta solo un vizio di forma e non di sostanza.
Andrea Luca Bonandin
Cons. comunale
Lega Nord LL IP
Rispondo al sig. Bonandin invitandolo a rileggere anche gli altri commenti.
La domanda principale insita nel mio intervento era: 'l'alcol al momento è un problema contingente di Paderno o ve ne sono altri ben più urgenti e ignorati???'.
Per quello sull'alcol ci sarebbe stato tutto il tempo di studiarne meglio forma, sostanza e accordo con l'opposizione evitando di sprecare tempo e dare il via a polemiche inutili. A livello nazionale rappresenta un carattere d'emergenza ma a livello locale forse no.
Per me non è un problema a Paderno, anche perché dopo una certa ora i negozi chiudono e c'è il coprifuoco.
I punti di incontro sono - alcune - piazze della città: principalmente quelle vicino a gelaterie, per cui vengono consumati solamente gelati, a meno che ora inizino a mettere l'alcool anche in questi.....
Piuttosto lavorerei per evitare il deserto nelle strade, cercando di cambiare la mentalità delle persone.
Purtroppo Paderno Dugnano non ha UN centro storico, ma tanti centri - neppure 'storici' - perché attorno a cascine diroccate, però non si è mai lavorato per cercare di avere la Città animata anche di sera....
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