Fare un blog non è come fare un
giornale. Farlo da solo poi è davvero un'altra cosa. Il giornale è un produttore collettivo di informazione che riceve notizie continue da diversi soggetti che utilizzano
canali ormai tutti online: i take delle agenzie di stampa, i
comunicati delle agenzie di RP, quelli degli uffici stampa di enti
pubblici e privati, ma soprattutto i messaggi dei corrispondenti,
degli stringer e degli informatori che anticipano titoli e
propongono articoli e commenti.
In queste condizioni di enorme
disparità di mezzi dare un "buco" al quotidiano locale è
una piccola soddisfazione che mi voglio togliere in pubblico
spiegando a tutti come e perché un piccolo blog personale può a volte rivelarsi più
veloce, tempestivo e informato di un giornale vero.
Leggere per credere la home page dell'edizione online de il Giorno di
oggi che riporta la notizia dei 105 licenziamenti a Paderno Dugnano
decisi da Darty la grande catena di prodotti di elettronica di
consumo che ha sede presso il Centro Commerciale Brianza. Una notizia
corredata da una grande foto, ma in compenso molto più scarna di quella che
Padernoforum aveva già messo on line giovedì 6 dicembre, cioè quattro (4)
giorni fa.
Cosa c'è dietro questo insostenibile
divario tra i tempi di risposta del blog e quelli del quotidiano? C'è
semplicemente la natura del mezzo, oltre che la tempestività del suo
gestore (io) nel valutare l'importanza da dare alla notizia e nella
decisione di pubblicarla subito. Il blog, infatti, a differenza di un quotidiano, è per definizione un mezzo social,
cioè si nutre delle informazioni che vengono dal web, ma anche dalla
rete di relazioni di chi lo fa.
In questo caso, la storia della pubblicazione si è svolta
così: uno dei lettori di Padernofoum, informato via Facebook da una
sua amica che lavora negli uffici amministrativi di Darty ed è tra
i 105 lavoratori che rischiano seriamente la disoccupazione a seguito
della cessione della catena a Trony, mi ha girato la notizia e io
consultando la rete e facendo una piccola ricerca l'ho verificata e
arricchita di informazioni relative all'operazione di dismissione.
Probabilmente il quotidiano (che non legge il mio blog) non ne sapeva
niente perché il sindacato aziendale di Darty non aveva diffuso un
comunicato ufficiale al riguardo. Ma se non è più il quotidiano, di
carta e su internet, a dare più velocemente e meglio le notizie di
interesse locale alla comunità in cui opera, perché mai un lettore che le legge su internet dovrebbe continuare a comprarlo in edicola?
finchè poi il giorno si affida alla tempestività di certi suoi collaboratori, mettere una notizia vecchia di 4 giorni è già un gran traguardo.
RispondiEliminacaro anonimo, il problema non è di tempestività dei collaboratori, ma in chi decide che quel fatto è una notizia e decide di pubblicarla, oggi e non domani o dopodomani. Di solito chi fa queste scelte nei giornali non è un collaboratore e nemmeno un redattore. I padroni delle pagine sono i capiservizio.
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