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lunedì 10 dicembre 2012

Darty: in 105 "tra le nuvole" a Paderno Dugnano

Ci sono tanti modi per dire a un lavoratore che l'azienda non ha più bisogno di lui. In america, ce lo ha spiegato un bel film con George Clooney, "Tra le nuvole", ci sono società di consulenza specializzate che vengono incaricate di fare questo per conto delle aziende che ristrutturano, cioè licenziano i dipendenti. Alcune lo fanno in modo tradizionale,  con un colloquio personale tra un addetto che ha esperienza e almeno cerca di comunicare "umanità", mettendo in risalto  le cose (supporti e incentivi) che l'azienda propone al licenziato, altri invece più "innovativi" tentano la strada del licenziamento online con un colloquio via skype per risparmiare i costi. 
Il modo scelto da Darty per annunciare ai 105 dipendenti del suo quartier generale in Italia che da marzo resteranno senza lavoro invece è il seguente: un bel comunicato on line. Ce lo spiega l'agenzia AgeNord in questo suo articolo:
"Il personale della sede centrale di Paderno Dugnano è venuto a conoscenza della firma dell’accordo preliminare tra la società e gli acquirenti (DPS-Trony) dei punti vendita Darty, tramite un comunicato ufficiale pubblicato sul sito di Darty PLC. All’interno dell’accordo preliminare è specificato che il personale della sede non sarà integrato nella struttura DPS e dovrà essere Darty PLC ad occuparsi della chiusura dell’headquarter (sede), che comprende uffici commerciali e amministrativi, logistica e servizio post vendita - dicono i sindacalisti della RSU  aziendale-. Sulle sorti dei “105 problemi” vige tuttora il silenzio; sui vari comunicati stampa che abbiamo letto, è stato omesso qualsiasi riferimento a noi esuberi. Siamo sicuramente contenti che i nostri colleghi dei punti vendita avranno continuità lavorativa ma noi della sede non possiamo essere definiti 'un problema o un peso', questo non lo accettiamo! Che Darty rispetti la nostra dignità, soprattutto per le gravi conseguenze professionali e familiari che dovremo affrontare. I lavoratori e le lavoratrici, insieme alle Organizzazioni Sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, proprio per i motivi sopra riportati, proclamano lo stato di AGITAZIONE in attesa di maggiori chiarimenti da parte aziendale e per il rispetto della dignità di ciascuna/o lavoratrice e lavoratore, Darty deve impegnarsi ad esaminare tutte le soluzioni alternative al licenziamento collettivo".

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