venerdì 6 maggio 2011

Lares, il Presidio continua la lotta per il lavoro e la dignità

Sul blog dei lavoratori del Presidio Lares, un momento di lotta che in oltre due anni è diventato l’unico soggetto sociale rappresentativo della lotta contro la precarietà e per la dignità del lavoro a Paderno Dugnano, si legge questo annuncio: “Nonostante il forzato abbandono dell'ex deposito delle biciclette, il Comitato dei lavoratori non si è affatto perso d'animo e si è rapidamente riorganizzato per continuare ad essere l'unico punto di riferimento che tutti i lavoratori hanno sempre avuto a disposizione da oltre due anni. Sarà un gazebo a fungere temporaneamente da sede del presidio ma successivamente verrà sostituito da un camper promesso dalla segreteria della Fiom-Cgil. Nonostante l'amarezza degli ultimi avvenimenti, la volontà di proseguire la battaglia è rimasta sempre la stessa. La lotta, dunque, non si fermerà ma andrà avanti esattamente come prima”.
Come è noto i lavoratori, grazie alla caparbietà, alla civiltà e all’intelligenza con la quale hanno portato avanti la loro lotta (e al sostegno ricevuto delle forze politiche RC-PdCI, PD, IdV, a livello nazionale e locale) hanno ottenuto il prolungamento della cassa integrazione fino alla fine dei agosto che molto probabilmente verrà esteso fino a dicembre. Ma, come scrivono i lavoratori, la lotta continua. Il Presidio anche se sfrattato dalla “storica” sede nella vecchia fabbrica sta infatti valutando la possibilità di costituirsi parte civile nei procedimenti in corso contro gli ex amministratori dell’azienda e sta raccogliendo adesioni par avviare l’azione legale. Inoltre non molla sul fronte della richiesta di ottenere dalle istituzioni un nuovo posto di lavoro. “Una cosa che ci spetta, anche come risarcimento dal momento che il danno da noi subito è frutto anche di scelte sbagliate fatte dalle istituzioni. E’ stato Berlusconi a nominare il Commissario di Governo che in combutta con l’imprenditore ha rovinato la Lares – ricordano i lavoratori -. E anche l’amministrazione di Paderno Dugnano ci deve dire finalmente, dopo tante chiacchiere a vuoto, cosa vuol fare concretamente per difendere i nostri diritti di cittadini e lavoratori vittime di raggiri, truffe, furti e altri crimini. Il silenzio e l’indifferenza finora dimostrate non sono più accettabili”.

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