Ricevo dal Partito Democratico questo Comunicato Stampa sulle conclusioni della Commissione Consiliare Speciale di Controllo di Paderno Dugnano, i cui risultati dimostrano che la maggioranza di destra ha tentato di strumentalizzare (senza riuscirci) a fini di bassa politica i suoi lavori. Adesso occorre davvero "voltare pagina"; la città ha bisogno di un'altra Commissione, questa volta sì "Antimafia", finalizzata a sensibilizzare e mobilitare la città contro il pericolo dell'infezione mafiosa che c'è, ma le cui dinamiche sul nostro territorio ancora non conosciamo. Il richiamo, nelle conclusioni della relazione, affinché la nostra amministrazione si doti di ulteriori strumenti di controllo e ponga maggiore attenzione alle procedure di controllo, non è un rimprovero al lavoro svolto, ma un monito a non abbassare mai la guardia di fronte alla presenza delle mafie.
Il 29 aprile scorso si è svolto il Consiglio Comunale con la presentazione della relazione finale della Commissione Consiliare Speciale di Controllo, in particolare con la presentazione della seconda parte relativa alla verifica dell’attività sui fatti riportati dall’indagine denominata “Infinito”.
Considerando le polemiche che, da parte del centrodestra padernese e di alcuni giornali evidentemente schierati, accompagnano costantemente il lavoro della Commissione riteniamo necessario fare chiarezza.
Punto primo: la Commissione NON HA rilevato irregolarità nelle pratiche amministrative degli appalti analizzati, si sono svolte normali gare di appalto assegnate, per quello che avrebbe potuto verificare l’Amministrazione, in modo assolutamente corretto.
Punto terzo: Le pratiche prese in considerazione sono quelle che coinvolgono direttamente o indirettamente Vincenzo Mandalari, imputato nell’inchiesta “Infinito” ma che fino alla pubblicazione dell’inchiesta risultava essere solo un imprenditore a cui, le Amministrazioni Comunali padernesi non hanno mai affidato nessun appalto o lavoro pubblico direttamente.
La distinzione è importante: se non ci sono state irregolarità nelle pratiche, se non si conosceva l’appartenenza di Mandalari alla ‘ndrangheta e se non è stato assegnatario di nessun appalto direttamente, ma solo in quanto rappresentante di altre aziende, in base a quale assunto l’Amministrazione sarebbe potuta intervenire al momento specifico di questi appalti ?
La richiesta, che la Commissione fa all’Amministrazione affinché adotti ulteriori strumenti di controllo, non è certo la conseguenza di presunte, e polemicamente sollevate, assenze di controlli in passato (dal momento che non sono state rilevate irregolarità amministrative) quanto la constatazione, a seguito di fatti ulteriori che recentemente hanno riguardato anche la nostra Città e che sono stati sottolineati con forza dal capogruppo Coloretti e dal consigliere Zilioli, che esiste un rischio reale di infiltrazione criminale nel Nord Milano.
Punto quarto: La prima parte della relazione ha già evidenziato che ci sono state irregolarità gestionali, ma che non c'è stata alcuna relazione diretta tra attività del Centro e infiltrazione mafiosa. A questo punto sarebbe ora di smetterla con le polemiche e dire con chiarezza se gli scontrini, in quanto associazione, al Falcone Borsellino erano obbligati ad emetterli, se le irregolarità sono state fatte a vantaggio di qualcuno o se il ricavato della gestione è andato a vantaggio del Centro e quindi della collettività.
Ultimo punto: la relazione era pronta già da un mese, non si è fatto in tempo a presentarla allo scorso Consiglio Comunale ma i lavori della Commissione erano già terminati. Il Partito Democratico ha quindi avuto ragione ad opporsi a un prosieguo dei lavori perché chiaramente strumentale, c’è stata una sola riunione della Commissione stessa dopo il nostro parere contrario poi tutti sono stati d’accordo nel dire che il lavoro, per ciò di competenza, era concluso.
Risulta evidente che a questa maggioranza, in crisi di progetto e di consenso, interessa soltanto dimostrare che gli altri erano peggio di loro e che, non riuscendo a dimostrarlo, alimenta forzature e polemiche, nonostante oggi sia chiaro che nella nostra Città ci sono problemi gravi che richiederebbero, come auspicato chiaramente dal consigliere Michela Scorta in Consiglio Comunale, l’abbandono delle polemiche, uno sforzo costruttivo ed una capacità di governo che al centro destra evidentemente manca.
Gruppo Consiliare e Segreteria
Partito Democratico
Paderno Dugnano

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