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giovedì 5 maggio 2011

Il Parco di Monza è anche nostro, digli di smettere...

Ricevo dal Comitato per il Parco di Monza questo comunicato che denuncia l'ennesimo, dissennato attacco all'ambiente naturale da parte dell'Autodromo e dalla destra autodromista brianzola. Nella foto a fianco si vede come si presenta la zona, attualmente a prato e bosco, che verrebbe trasformata con l'abbattimento di 45/50 alberature per la creazione di una pensilina, box di servizio fuori terra in calcestruzzo per metano, idrogeno ed idrometano, serbatoio interrato per lo stoccaggio del gpl con pensilina di copertura, locale del gestore fuori terra di 60 metri quadrati dotato di servizi igienici, impermeabilizzazione e pavimentazione di circa 2.500 metri quadri per strade in bitume tradizionale e la rimanente area da pavimentare con green block 

Un distributore di GPL, metano, idrometano, idrogeno liquido e gassoso nel Parco? Ci eravamo illusi che la vicenda si fosse felicemente conclusa con la cancellazione del progetto. E invece.. il Comune di Monza si è rivolto al Consiglio dei Ministri per superare il diniego espresso dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici per il Paesaggio di Milano alla edificazione del distributore di carburanti nel Parco di Monza.
Ovviamente il Consiglio dei Ministri ha dato ragione al Comune, accogliendo la tesi della SIAS, ente gestore dell’autodromo, secondo la quale il distributore va collocato di necessità all’interno del Parco di Monza per consentire il rifornimento delle vetture in gara.
Noi siamo invece convinti della totale incompatibilità del distributore con il Parco, perché sottrae una ulteriore zona verde pubblica (quasi 9.000 mq) a beneficio di un interesse limitato. Perciò dobbiamo tornare a fare sentire le nostre voci di dissenso, unendole a quelle del Parco Valle Lambro, della citata Soprintendenza e della Provincia di Monza e della Brianza.

Le ragioni del nostro NO sono:
a. Incompatibilità ambientale tra il distributore di carburanti ed il Parco di Monza, come già espresso dagli enti di tutela.
b. Sottrazione di una ulteriore area alla fruizione pubblica, proprio nel Parco di Monza, già pesantemente limitato dalle concessioni in atto.
c. Svilimento dell’area stessa, che andrebbe invece lasciata a verde e riqualificata.
A completamento ricordiamo che il distributore verrebbe significativamente finanziato con fondi pubblici. Invitiamo i cittadini a sottoscrivere la petizione on line sul sito: http://www.parcomonza.org/petizioni/petizione.php?operaz=petizione&nrpetiz=5
Stiamo inoltre attendendo conferma di una serie di banchetti raccolta firme previsti per i pomeriggi di sabato dal 21 maggio al 23 luglio in via Italia o piazza San Paolo.
Comitato per il Parco A. Cederna
Il presidente, Bianca Montrasio

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