"Gerno di Lesmo, 21 dicembre 2009 - La direzione della Yamaha ha comunicato questa sera al Ministero del Lavoro la propria disponibilità ad esaminare un ricorso alla cassa integrazione straordinaria per le 66 persone oggetto della procedura di mobilità, al fine di trovare una soluzione concordata di tale procedura, avviata a causa delle chiusura del reparto produzione". Il comunicato però non ha raggiunto il risultato atteso. Gli operai di Lesmo, infatti, hanno respinto l'offerta dell'azienda giapponese, perché non si fidano. "Yamaha ha reso nota la propria decisione a Roma e alla stampa, ma non ai diretti interessati", fa notare Gigi Redaelli, segretario della Fim Cisl Brianza
Quando due anni fa ho perso il contratto di "director" che avevo con l'agenzia di cui lui continua a fare il vice president l'ho invidiato pensando "io sommerso, lui salvato". Abbiamo anche litigato perché lui cercava di convincermi che era colpa mia, che io ero rimasto estraneo all'agenzia, non mi ero fatto coinvolgere abbastanza. Ma oggi, leggendo il suo comunicato, invnato a tutti meno che ai lavoratori, non lo invidio più. Preferisco di gran lunga fare il comunicatore gratis per gli operai della Metalli Preziosi e della Lares che fare il consulente per la "crisi" dei padroni della Yamaha.
Il mio cuore è con tutti quei lavoratori di cui condivido la stessa terribile preoccupazione, lo stesso timore del futuro e la stessa aspettativa. Non posso fare altro che mandargli tutta la mia solidarietà e un grande augurio.
RispondiEliminaLavoratrice Lares