domenica 8 maggio 2011

Da Paderno Dugnano una stele per i bambini di Terezin

Ho ricevuto dalla Scuola Media Allende-Croci questa comunicazione su un importante progetto educativo e culturale congiunto tra la scuola, i Comuni di Paderno Dugnano e Nova Milanese. Ve la segnalo perché non ho trovato traccia di questo importante evento sul sito del nostro Comune, nella home page o nel Calendario e nemmeno sulla Calderina di Aprile. Che se lo siano dimenticato?
Venerdì 13 maggio, alla fortezza di Terezin, nei dintorni di Praga, si svolgerà un evento importante per la scuola media Teodoro Croci e la nostra comunità: alla presenza dei rappresentanti della Provincia di Milano, del Parlamento Europeo, dell’Unesco , dei Comuni di Nova Milanese e, probabilmente di Paderno Dugnano (enti patrocinanti il Progetto) verrà posata una stele  di 6 metri di altezza, donata dal maestro Giorgio Ciliberti per ricordare  e testimoniare le sofferenze dei bambini del ghetto di Terezin (nella foto la stele e l'autore).
Saranno presenti alla cerimonia in quello che fu uno dei tanti campi di concentramento nazisti, gli studenti della terza B del plesso Croci accompagnati dai due insegnanti coordinatori del progetto Antonio Lombardo e Cristina Buraschi. La scuola padernese ormai da anni è impegnata  nel  progetto  di educazione  alla “Memoria” e al senso della Storia  che non può e non deve essere dimenticata . Del progetto ha fatto parte anche la mostra "Giorgio Celiberti voci dal ghetto...non dimenticateci!".che a gennaio le città di Paderno Dugnano e di Nova Milanese hanno ospitato presso Villa Vertua.  
La storia di questa stele comincia alla fine degli anni 60 quando Celiberti si reca per la prima volta a Terezin per visitare il campo di concentramento. Al rientro cominciò a raccontare attraverso la sua arte ciò che vide. Scritte graffite sui muri, cuori, numeri, farfalle, tentativi di sopravvivere alla violenza e alla disperazione che l’artista narrava attraverso l’utilizzo della tela e del colore. Negli anni questi simboli sono stati riprodotti anche nelle sue sculture, in particolar modo nelle Stele. Le Stele con i loro numeri, le lettere, i cuori sono per l’artista simbolo di pace, di fratellanza. I caratteri di stampa sopra incisi apparentemente disordinati vogliono costituire un abbraccio tra le genti, una lavagna dove appuntare pensieri, speranze, segni d’amore.
Per la realizzazione di queste sculture, che l’artista esegue a partire dalla prima metà degli anni Novanta, viene utilizzato prevalentemente l’alluminio poiché è non solo un materiale altamente resistente all’usura del tempo ma gli consente anche di ottenere effetti di lavorazione diversi. L’artista stesso prepara gli stampi in terracotta in cui incide i motivi che più soddisfano le sue esigenze e una fonderia artigiana specializzata realizza da questi le lastre in alluminio che andranno a formare la Stele. Assemblata nello studio del Maestro, questa viene interamente lucidata a mano dallo stesso.
La Stele per il campo di Terezin ha subito lo stesso tipo di lavorazione. Le dimensioni della Stele sono di 6 metri di altezza e di 70 centimetri di larghezza. Il suo peso è di circa 100 kg.

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