Questa estate la Calderina ha toppato. Non è la prima volta, direte voi, ma questa volta il giornale comunale ha danneggiato non poco i cittadini dimenticandosi, come ci ha segnalato il blog la Scommessa, di avvertirli adeguatamente e per tempo sul pericolo “ambrosia” (vedi la pianta nella foto). Questa graminacea americana che si è purtroppo acclimatata nel Nord Italia negli ultimi 40 anni, provoca crisi allergiche nelle persone sensibili se non viene tagliata nei periodi giusti, cioè tra la fine di luglio e i primi giorni di settembre. Il Comune ha tappezzato la città di manifesti con informazioni e indicazioni, ma la Calderina che entra in tutte le case padernesi e che negli anni scorsi aveva provveduto sempre ad avvertirli del problema, quest'anno non ne ha fatto parola. Troppo impegnato evidentemente a confezionare album di fotografie del nostro Primo Cittadino, il “direttore” del periodico non ha pensato a fare quello che dovrebbe essere il suo unico lavoro: dare ai cittadini quelle informazioni “di servizio” che li interessano da vicino.
E così molti padernesi disattenti o poco informati non hanno tagliato l’ambrosia che cresce sui loro terreni, ma anche l’amministrazione forse non ha provveduto sempre a tagliare in tempo le piante infestanti che crescono rigogliose in molti luoghi pubblici della città. Ci sono stati segnalati, infatti, cespugli di ambrosia nei giardinetti di via Bolivia e in altre aree verdi di Palazzolo. Risultato, le farmacie di sono riempite di padernesi vittime dell’allergia alla ricerca di antistaminici efficaci. E non si tratta solo di un fastidio, l’allergia da ambrosia può provocare seri disturbi alla salute come il sindaco-farmacista dovrebbe sapere bene. Ma non è lui il direttore responsabile de la Calderina oltre ad essere l'autorità sanitaria locale?
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