Quattro dei sette giovani capodogli venuti a morire sulla spiaggia di Peschici nel Gargano sono stati uccisi da migliaia di sacchetti di plastica che avevano mangiato scambiandoli per calamari. La scoperta è stata fatta a seguito dell'autopsia eseguita sui corpi dei mammiferi prima della sepoltura. La morte di tutti e sette gli esemplari è riconducibile al fatto che i tre capodogli che non avevano ingerito oggetti di plastica abbiano seguito il capobranco andando come lui a morire sulla spiaggia. Questa storia deve farci riflettere seriamente. La questione del riscaldamernto globale che alcuni vogliono causato principalmente dall'attività antropica è al centro del dibattito scientifico e certezze assolute ancora non ce ne sono, ma i capodogli uccisi dagli shopper che ogni settimana compriamo nei supermercati e nei negozi per portare a casa la spesa sono una realtà indiscutibile. Pagine
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venerdì 18 dicembre 2009
Plastica assassina
Quattro dei sette giovani capodogli venuti a morire sulla spiaggia di Peschici nel Gargano sono stati uccisi da migliaia di sacchetti di plastica che avevano mangiato scambiandoli per calamari. La scoperta è stata fatta a seguito dell'autopsia eseguita sui corpi dei mammiferi prima della sepoltura. La morte di tutti e sette gli esemplari è riconducibile al fatto che i tre capodogli che non avevano ingerito oggetti di plastica abbiano seguito il capobranco andando come lui a morire sulla spiaggia. Questa storia deve farci riflettere seriamente. La questione del riscaldamernto globale che alcuni vogliono causato principalmente dall'attività antropica è al centro del dibattito scientifico e certezze assolute ancora non ce ne sono, ma i capodogli uccisi dagli shopper che ogni settimana compriamo nei supermercati e nei negozi per portare a casa la spesa sono una realtà indiscutibile.
Che tristezza e che vergogna nell'apprendere questa notizia!!!
RispondiEliminaGiovanna B.
e adesso diranno: "ma quale riscaldamento globale e inquinamento .............è solo propaganda comunista"
RispondiEliminaEmiliano A.